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Disturbi alimentari e fame nervosa: che cosa fare?

Sono una donna di 56 anni. Mi hanno diagnosticato l'epatite C 20 anni fa. In tutti questi anni, non ho mai fatto l'Interferone perché mi assicuravano che le transaminasi erano basse dopo il picco iniziale, e oltretutto il genotipo 4 e l'anemia lo sconsigliavano. L'ultima ecografia del fegato risale a 5 anni fa ed era abbastanza normale. Due anni fa, dopo aver iniziato con molta paura per il fegato una terapia con Fluoxetina, ho interrotto tutto di colpo e mi sono rintanata in casa senza più uscirne. Ho tentato veramente di ammazzarmi ma, non potendo andare in farmacia a comprare qualcosa per addormentarmi e non sentire male, ho iniziato a cercare di morire stramangiando cose che avevo eliminato, eliminando completamente frutta e verdura. Ho cominciato ad andare in bagno ogni 10 giorni, facendomi molto male nel farlo. In questo periodo, ho iniziato a non lavarmi e a tenere le calze elastiche al ginocchio anziché intere. Queste calze le avevo adottate dopo il parto nel 1996 per problemi di gonfiori e pesantezza e da allora le indossavo tutti i giorni (140 denari). Da un paio di mesi, le gambe hanno cominciato a gonfiarsi mostruosamente anche se avevo di nuovo adottato le calze intere ed ogni tanto cercavo di tenerle sollevate. La cosa è abbastanza strana perché da un po' cerco di tornare a mangiare meglio. Tutto questo tempo a strafogarmi mi ha reso impossibile contenermi. C'è qualcosa per la fame nervosa? Nell'occhio destro, ho 2 grossi calazi ed un orzaiolo. Ci vuole un intervento? Cosa posso prendere per le gambe gonfissime e doloranti? So che dovrei andare dal medico, ma questi 2 anni di autoreclusione mi hanno ingrassata ed imbruttita ed ora mi vergogno a farmi vedere da chiunque. Potreste aiutarmi?

Risposta

Gentile Signora,
emerge dal tuo racconto un "disturbo del comportamento alimentare" che condiziona non poco la tua situazione clinica generale.

Mi riferisco agli edemi declivi che possono trovare una possibile origine nell'anomalo comportamento alimentare (disturbo della nutrizione e dell'alimentazione secondo il recente classificatore DSM -5 ).

Ti prego di rivolgerti ad un'equipe multidisciplinare che si occupa di "disturbi del comportamento alimentare" (la stragrande maggioranza delle Aziende Sanitarie ha istituito servizi dedicati a questo disturbo psicopatologico che vede impegnati medici psichiatri, psicologi, educatori, dietologi). 

Un saluto
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Risposta a cura di
Dr. Michele Strazzella Psicoterapeuta
Dr. Michele Strazzella
psichiatrapsicoterapeuta
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