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Cosa può fare un uomo di 30 anni che non riesce a controllare gli accessi di ira?

Salve, sono un uomo di 30 anni, sono una persona che si arrabbia abbastanza facilmente, normalmente riesco a gestire la rabbia piuttosto bene, utilizzando il linguaggio verbale, (che spesso diventa anche piuttosto pesante, ma ho imparato col tempo che sfogarmi subito verbalmente mi permette di non andare oltre), preciso che non sono una persona litigiosa o che cerca inutilmente scontri. La mia curiosità nasce dal fatto che quelle rare volte in cui non riesco a gestire l'ira c'è un fatto scatenante (che sia verbale o meno) che mi fa perdere il controllo, e in quei momenti dico cose davvero pesanti ed è capitato anche (davvero poche volte per fortuna) che passassi ad aggressioni fisiche. Il punto è che passati quei 2/3 minuti di rabbia cieca, torno pressochè calmo, e ricordo poco o nulla di ciò che ho detto o fatto in quei momenti. Ci metto un po' anche a ricordare cosa mi abbia fatto "scattare". Volevo sapere se questo è un comportamento che si può definire normale o se dovrei preoccuparmi. Grazie per le risposte, buona serata.

Risposta

Gentile Signore, non so se sia definibile normale o meno, credo che la domanda che potresti farti è: 'come faccio a capire cosa succede in quei 3 minuti di rabbia cieca? Da dove arriva? E come faccio, dunque, a contenerla senza agirla verbalmente e/o fisicamente?'. Capita spesso che i pazienti parlino di momenti di rabbia in cui non si riconoscono quasi, nella mia opinione è un aspetto che indica una sofferenza di cui prendersi cura. Potremmo dire forse che c'è una parte di te molto arrabbiata, forse per torti subiti tanto tempo fa (o che hai ritenuto tali in giovane età) che non appena un'emozione simile si presenta (la rabbia per qualcosa di attuale) va a pescare indietro e reagisci in maniera incongrua perché non è solo per oggi che sei arrabbiato. Ora, io credo che capire e ascoltare quella parte così fragile e arrabbiata sia importante. Del resto, la rabbia spesso nasconde paura o impotenza o altro ancora. É un'emozione di copertura. Prova ad affidarti a qualcuno che possa aiutartia dare un senso a questa emozione così faticosa. In bocca al lupo.

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Risposta a cura di
Giovanna Tatti Psicologo
Giovanna Tatti
psicologopsicoterapeuta
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