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Quando la cisti sulla mano nasconde un tumore: come capirlo e curarsi in tempo

Redazione

Ultimo aggiornamento – 03 Maggio, 2021

Tumore alla Mano: come riconoscerlo e quali Esami fare

Diversi tipi di tumori possono colpire le mani. Alcuni benigni, altri maligni. Possono svilupparsi sulla pelle, sui nervi, sui tendini o sull’osso.

I tumori alla mano più comuni sono quelli cutanei, come i carcinomi spinocellulari e basocellulari, seguiti dai condromi, ovvero tumori dell’apparato osteo-scheletrico che colpiscono falangi e metacarpi. Esistono, poi, altre forme tumorali più rare e pericolose, che si sviluppano sulla mano ma che, generando metastasi, finiscono per intaccare anche altre parti del corpo.

I tumori che più frequentemente colpiscono la mano si manifestano con cisti, rigonfiamenti e tumefazioni. È utile saperli riconoscere in fretta, perché in molti casi devono essere asportati per evitare danni peggiori.

Semplici cisti o tumori? Come riconoscere le tumefazioni anormali della mano

Carcinomi. Possono essere basocellulari e spinocellulari. Il carcinoma basocellulare – simile a una placca di colore rosa o rosso – è la forma più comune di tumore della pelle, localmente invasiva, tipica delle persone di carnagione chiara. Il carcinoma spinocellulare è un tumore maligno che può diventare aggressivo e che si manifesta con pelle squamosa e arrossata. 

Sarcoma epitelioide. Colpisce mani e avambracci e si presenta come una massa dura palpabile. Cresce lentamente, provoca metastasi linfonodali nel 45% dei casi ed è, spesso, recidivo. La diagnosi è complicata perché nelle prime fasi ha l’aspetto di una formazione tumorale benigna; spesso viene scambiato per una comune ciste o un tumore del tendine.

Cisti epidermoide. Rotonda e liscia, di colore brunastro e dimensioni variabili, causata dall’ostruzione del dotto di una ghiandola sebacea. Può essere pericolosa visto che tende a provocare infezioni. Per questo è quasi sempre consigliata l’asportazione chirurgica.

Tumori dei tendini. Sono benigni e colpiscono soprattutto le donne tra i 30 e i 50 anni. Si sviluppano nella maggior parte dei casi nei tendini flessori del palmo della mano a seguito di traumi, infezioni, microemorragie o altre formazioni neoplastiche, manifestandosi sotto forma di noduli duri che crescono lentamente.

Tumori glomici. Si presentano come una piccola massa rotonda, di color violaceo, del diametro di alcuni millimetri. Causano dolore violento e intermittente. Compaiono di solito sotto le unghie o sul polpastrello delle dita e devono essere asportati.

Ci sono poi altre due “famiglie” di tumori della mano che, nonostante siano meno comuni, possono rivelarsi con tumefazioni di vario genere e dimensione: i lipomi (tumori grassi), e i neuromi (tumori nervosi).

Come curare i tumori della mano: dalla biopsia all’intervento chirurgico

Benigni o maligni che siano, questi tumori richiedono un solo trattamento per essere debellati: quello chirurgico. La procedura di asportazione dipende dal tipo e dalla sede del tumore.

Quando sulla mano compare una massa anomala, andrebbe sempre esaminata tramite biopsia preventiva, per avere una diagnosi definitiva prima di procedere col trattamento. Anche altri esami, come TAC e risonanza magnetica, sono utili per effettuare la diagnosi. Gli specialisti, generalmente, consigliano di rimuovere le masse, anche per evitare l’insorgenza di recidive.

In Italia ci sono centri, come la Clinica San Francesco di Verona, particolarmente all’avanguardia nel settore della chirurgia della mano: oggi le tecnologie di ultima generazione consentono interventi mini-invasivi, poco dolorosi e contraddistinti da tempi di recupero più rapidi rispetto al passato. Nella maggior parte dei casi, gli interventi chirurgici alla mano sono eseguiti in anestesia locale, in regime di Day Hospital.

Molte cisti tumorali sono innocue e l’intervento chirurgico non è necessario. In questo caso, i pazienti possono convivere con il tumore senza particolari problemi. Dovranno, però, sottoporsi a controlli periodici, soprattutto nel caso in cui il tumore cambiasse forma, colore o dimensione.

*Articolo sponsorizzato dalla Clinica San Francesco.

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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