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Perdere peso con la chirurgia: i pro e i contro

Redazione

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

Dr.ssa Francesca Casoni, MD, PhD, dirigente medico del Centro di Medicina del Sonno dell’Ospedale San Raffaele. 


Dimagrire con la chirurgia è un vero salvavita per alcune persone, perché tramite l'intervento è possibile ridurre il grasso in eccesso, spesso dannoso per la salute. Sebbene questo genere d’intervento non sia ideale per tutti, è importante farlo quando, per esempio, il peso in eccesso impedisce la corretta respirazione e complica gravemente lo stato di salute di una persona.

Vediamo quali sono i pro e i contro della chirurgia per perdere peso.

I benefici della chirurgia per perdere peso

La chirurgia per perdere peso, nota anche come chirurgia bariatrica, non solo permettere di eliminare il grasso in eccesso, ma ha numerosi benefici per la salute, sebbene sia considerata l’ultima spiaggia per le persone fortemente obese.

Infatti, migliora in generale lo stato di benessere dell’organismo.

Per potersi sottoporre a tale intervento, è necessario rispettare alcuni requisiti, come ad esempio:

  • avere un IMC (Indice di Massa Corporeo) maggiore di 35;
  • soffrire di problemi di salute collegati all’obesità che possono migliorare solo con una perdita di peso;
  • aver dimostrato l’impossibilità di perdere peso in altro modo;
  • essere pronti a modificare radicalmente il proprio stile di vita;
  • comprendere i rischi e i benefici della chirurgia.

Le condizioni mediche collegate all’obesità dopo l’intervento solitamente migliorano, per poi sparire, compreso:

Dopo l’intervento chirurgico, circa il 95% delle persone affermano di avere una qualità della vita decisamente migliorata. Altri studi suggeriscono che i pazienti vivono più a lungo dopo aver ridotto il peso, rispetto ai pazienti ancora obesi e che non si sottopongono alla terapia.

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Rischi dell’intervento per dimagrire

L’intervento chirurgico che permette di perdere peso può comportare alcuni rischi. Solo il 10% dei pazienti che si sottopongono a tale intervento presentano in seguito delle complicazioni.

Solitamente, i problemi sono di natura lieve, come per esempio:

  • nausea, vomito e diarrea;
  • infezioni da ferita;
  • ernia addominale.

Altre complicazioni possono essere più gravi, ma rappresentano soltanto il 3% dei casi, come:

  • embolia polmonare;
  • perdite tra i nuovi collegamenti chirurgici;
  • ulcere.

I maggiori rischi riguardano i pazienti anziani che hanno superato i 60 anni.

Anche dopo un intervento chirurgico avvenuto con successo, possono insorgere alcuni piccoli problemi, come:

  • calcoli;
  • carenza di vitamine, causata da un ridotto assorbimento delle sostanze nutritive;
  • pelle cadente, che richiede una chirurgia plastica.

Perdita di peso e apnea ostruttiva nel sonno

L’apnea ostruttiva del sonno è un disturbo molto comune che interessa le vie respiratorie superiori. In particolar modo, chi soffre di tale disturbo va incontro a un'ostruzione delle vie respiratorie durante il sonno, che causa una cessazione della respirazione, completa o parziale e prolungata. Normalmente, questo disturbo causa una riduzione della quantità di ossigeno nel sangue.

Le complicazioni più comuni delle apnee ostruttive nel sonno interessano il sistema cardiovascolare e, in gravi casi, possono anche causare un incremento del rischio di mortalità per malattie cardiache.

Un nuovo studio, pubblicato di recente sull’American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine, ha rivelato che perdere peso potrebbe essere il modo più efficace per ridurre i sintomi connessi all’apnea ostruttiva nel sonno.

In particolar modo, dopo la chirurgia per perdere peso, è necessario seguire una dieta povera di calorie e fare molta attività fisica. Questo è considerato il trattamento in assoluto più efficace per curare i sintomi dell’apnea ostruttiva nel sonno.

Infatti, è importante specificare che la stragrande maggioranza dei pazienti che soffre di apnea ostruttiva nel sonno è obesa. Molti studi hanno, infatti, rivelato che il peso è un fattore molto importante per tale disturbo.

Grazie a uno stile di vita completamente differente, per il 26% dei pazienti che hanno preso parte al progetto, sono scomparsi tutti i sintomi tipici dell’apnea, come il russare, spesso avvertito anche come fastidioso dai partner dei pazienti.

Perdere peso non solo migliorerà la respirazione e permetterà di ridurre i sintomi connessi all’apnea ostruttiva del sonno, ma permetterà di ridurre anche la pressione alta, evitare problemi alle articolazioni e migliorare la vitalità e lo stato psicofisico del paziente in genere.

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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