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Perché si produce muco in eccesso?

Chiara Tuccilli | Biologa e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche

Ultimo aggiornamento – 27 Ottobre, 2017

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Il muco è una sostanza colloidale prodotta dalle mucose di diversi apparati ma, senza dubbio, tutti noi abbiamo una maggiore esperienza diretta del muco prodotto dall’apparato respiratorio.

Raffreddore, allergia e bronchite sono solo alcune delle situazioni in cui ci troviamo a sperimentare la fastidiosa sensazione di avere muco in eccesso, costretti a consumare pacchetti e pacchetti di fazzoletti o a tossire senza sosta.

Ma perché si produce il muco? E perché in certe situazioni ne produciamo più del dovuto? Vediamolo insieme.

A cosa serve il muco

Come detto, il muco è una sostanza prodotta dalle mucose e, poiché il nostro organismo non fa mai nulla a caso, a qualcosa dovrà pur servire! In effetti, il muco prodotto nell’apparato respiratorio ha una funzione protettiva: serve a mantenere pulite le strutture dell’apparato allontanando il pulviscolo e qualsiasi tipo di agente biologico (per esempio i virus e i batteri).

Il muco, quindi, funziona come un filtro che trattiene ciò che è dannoso, e questo viene poi allontanato soffiandosi il naso o tossendo. Il colpo di tosse è provocato dall’azione delle ciglia vibratili che si trovano nella trachea, le quali sono fondamentali per depurare il muco tracheo-bronchiale.

Inoltre, il muco è di fatto un lubrificante, quindi impedisce ai tessuti di seccarsi, e garantisce che l’aria inalata sia umidificata. Il tutto è utile a proteggere gli organi dall’infiammazione che scaturisce dalle irritazioni di qualsiasi natura esse siano.

Poiché il muco svolge una funzione protettiva, esso viene prodotto in maggiore quantità quando si verificano delle situazioni che potrebbero provocare un danno alle cellule e ai tessuti. Per esempio, quando il virus del raffreddore riesce a penetrare nelle vie aeree e a infettare le cellule, inizia una maggiore produzione di muco per far fronte al problema. In questo modo, l’organismo cerca di eliminare il patogeno e tutte le sostanze irritanti prodotte combattendolo.

Il principio è lo stesso quando l’eccesso di muco è prodotto a seguito di una reazione allergica, ma con la differenza che non è un patogeno ad innescare questo tipo di risposta.

Allo stesso modo, la produzione di muco aumenta quando ci si espone a sostanze irritanti ed inquinanti, sia ambientali che casalinghe. I gas di scarico dei veicoli a motore, delle fabbriche, il fumo di sigaretta, i peli degli animali, la polvere e i prodotti chimici volatili, sono tutti agenti irritanti delle vie aeree che causano una maggiore produzione di muco.

Anche le malattie polmonari croniche ostruttive sono responsabili della produzione e dell’accumulo di muco in eccesso, poiché la capacità delle basse vie respiratorie di liberarsi dal muco è francamente ridotta. Le malattie polmonari croniche ostruttive sono un gruppo di patologie, tra le quali si trovano l’enfisema e le bronchiti croniche. Sono patologie che causano il fiato corto, la dispnea, la tosse continua e, appunto, la produzione di muco in eccesso per tutto l’anno, indipendentemente dalla stagione calda o fredda, dalla presenza o meno di pollini o di altri allergeni e dall’esposizione a fattori inquinanti.

Un’altra condizione che può causare l’accumulo di muco è l’atrofia muscolare, che può essere provocata da diverse patologie neuromuscolari, perché in questo caso i muscoli non hanno forza sufficiente per la contrazione e non si riesce a tossire con la dovuta efficacia. Non riuscendo a tossire in modo tale da espellere il muco, questo continua ad accumularsi.

Cosa fare se il naso cola sempre

In conclusione, quando il muco diventa troppo denso o secco a causa di un’eccessiva esposizione ai fattori precedentemente menzionati, inizia ad accumularsi nelle vie aeree e impedisce alle ciglia dell’apparato respiratorio di farlo risalire in modo adeguato, così il muco ristagna nell’apparato.

Oppure, può accadere che sia il meccanismo di mobilizzazione del muco da parte delle ciglia a non funzionare più o che l’attività dei muscoli respiratori sia ridotta al punto da non riuscire a produrre il colpo di tosse e liberare le vie aeree.

In ogni caso, quando vi sono l’iperproduzione di muco e il suo accumulo, iniziamo a riscontrare diversi problemi, tra cui la sensazione di congestione al petto (soprattutto al risveglio) e di avere sempre muco in gola o nel naso, la tosse grassa, e un peggioramento dei sintomi se si soffre di sinusite.

In generale, i mucolitici e gli espettoranti possono essere un buon rimedio per ridurre l’accumulo di muco, perché aiutano a disciogliere e a espellere quello in eccesso. Vi sono poi dei trattamenti specifici e più idonei da seguire in base al proprio caso, soprattutto quando si è affetti da patologie croniche.

Bene, ora sappiamo perché si produce il muco in eccesso e, magari, possiamo prendere in considerazione di evitare qualche fattore di rischio!

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Chiara Tuccilli | Biologa e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche
Scritto da Chiara Tuccilli | Biologa e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche

Da sempre interessata alla divulgazione scientifica e con un'implacabile sete di conoscenza che vorrei condividere, sono Biologa, laureata in Biotecnologie Mediche e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche. Svolgo sia attività libero professionale di Biologo Nutrizionista sia attività di ricerca, presso l’Università "La Sapienza" di Roma.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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