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Quello che non sai sulla fibromialgia

Roberta Nazaro

Ultimo aggiornamento – 03 Maggio, 2021

La fibromialgia, detta anche sindrome fibromialgicasindrome di Atlante, è annoverata tra le malattie reumatiche. Tale patologia consiste in un dolore cronico, che colpisce circa 1,5-2 milioni di italiani.

Perché insorge la fibromialgia?

Le cause che permettono l’insorgenza della fibromialgia sono tuttora ignote. Le ricerche hanno evidenziato che le persone affette da fibromialgia presentano una modificazione della comunicazione tra corpo e cervello. Questi cambiamenti potrebbero indurre il cervello a percepire come stati dolorosi alcune sensazioni che, chi non è affetto dalla malattia, non percepisce come tali.

Inoltre, ulteriori studi hanno identificato alcuni geni che potrebbero incrementare il rischio di sviluppo della fibromialgia. Infine, è stato scoperto che anche lo stress incide fortemente sulla sua insorgenza.

Quali sono i soggetti a rischio?

La fibromialgia insorge principalmente nelle donne, nonostante uomini e bambini non ne siano immuni.

Altri soggetti a rischio comprendono i pazienti affetti da disturbi vari, quali:

Cosa causa la fibromialgia?

La fibromialgia influisce pesantemente sulla salute, sul benessere e sulla qualità della vita dei soggetti affetti da tale sindrome. Infatti, secondo la dottoressa Leslie J. Crofford, ricercatrice alla Vanderbilt University, i pazienti possono presentare dolore cronico, tipicamente associato a stanchezza, sonno insoddisfacente e problemi di memoria.

Come si diagnosticare il disturbo?

La diagnosi della malattia è molto complicata, a causa della sovrapposizione dei sintomi principali, dolore e stanchezza, sulle altre condizioni generali. La dottoressa Crofford ha, infatti, affermato che per complicare maggiormente le cose, non è possibile diagnosticare la malattia con radiografie o analisi del sangue e che spesso è difficile distinguere un dolore effettivo da uno falso, senza analisi specifiche. In generale, i soggetti affetti da fibromialgia presentano dolore diffuso da più di tre mesi e altri sintomi che includono la stanchezza.

La fibromialgia è una patologia grave?

La fibromialgia non è una malattia degenerativa, come per esempio il Parkinson. Inoltre, nel tempo non progredisce né regredisce. Non è mai fatale e non danneggia le articolazioni, i muscoli e gli organi interni.

Come si cura?

Le cure previste, per il trattamento della fibromialgia, mirano ad alleviare i sintomi, senza tuttavia curarla pienamente. L’esercizio fisico potrebbe addirittura risultare più efficace delle cure mediche. Inoltre, riducono i sintomi anche:

  • tai chi
  • yoga
  • terapia del comportamento cognitivo

Secondo la dottoressa Crofford è importante che le persone seguano diverse terapie per avere risultati migliori. Inoltre, i medici dovrebbero aiutare i pazienti a sviluppare la consapevolezza sulla malattia stessa e fornire informazioni realistiche sui trattamenti. Attualmente, la dottoressa Crofford, insieme ai suoi colleghi, sta studiando gli effetti della TENS (Stimolazione Nervosa Elettrica Transcutanea) sui soggetti affetti da fibromialgia, allo scopo di aiutare le persone affette dalla sindrome per fare esercizio fisico in modo più confortevole e alleviando il dolore.

Tuttavia, le ricerche in tale ambito sono più che numerose. Infatti, la dottoressa Crofford e il suo team stanno cercando dei marcatori della fibromialgia nel sangue, che potrebbero portare a trattamenti più mirati ed efficaci.

Vuoi saperne di più? Ascolta il podcast sulla fibromialgia.  

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Roberta Nazaro
Scritto da Roberta Nazaro

Sono insegnante di inglese e traduttrice, con laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica e specialistica in Dinamiche Interculturali della Mediazione Linguistica presso l'Università del Salento. L'interesse per l'ambito medico mi ha portata al conseguimento del Master in Traduzione Specialistica in Medicina e Farmacologia conseguito presso il CTI di Milano.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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