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A volte l’addensamento polmonare non è così grave: ecco le principali cause

Chiara Tuccilli | Biologa e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche

Ultimo aggiornamento – 14 Dicembre, 2017

Addensamento polmonare: tutte le cause

Uno studio condotto negli Stati Uniti per indagare quanto negativamente venisse percepito il referto di una radiografia che riportava «addensamento polmonare» o «addensamento parenchimale» ha evidenziato che nella maggior parte dei casi i pazienti ritenevano di avere un tumore al polmone.

Spesso, quando il medico non prescriveva subito una biopsia, i pazienti iniziavano a dubitare della scrupolosità del professionista. Spesso, infatti, scatta un’immediata associazione di idee tra le parole “addensamento polmonare” o “addensamento parenchimale” e “macchia nel polmone”, quest’ultima interpretata come sinonimo di cancro. Molti, spiazzati dalle difficili descrizioni mediche, infatti, operano tale semplificazione, spesso sbagliando. Da questa breve introduzione dovrebbe essere già abbastanza chiaro che il significato di addensamento polmonare non è sempre, invariabilmente, una condanna a una delle malattie croniche più temibili: il cancro del polmone.

Vediamo insieme quali possono essere le altre (e più frequenti) cause dell’addensamento polmonare, cercando di darne una definizione.

Il significato di addensamento polmonare: partiamo da qui

Un addensamento del parenchima polmonare (cioè del tessuto polmonare) non sempre è sinonimo di tumore. La presenza di queste «macchie» nel polmone è più comune di quello che si possa credere e non tutte le alterazioni riscontrate con un esame ai raggi X (RX) o con una tomografia computerizzata (TC) sono meritevoli di approfondimenti diagnostici.

Facciamo un paragone con qualcosa che conosciamo meglio: sulla nostra pelle vi sono molti nei, ma solo quelli che crescono nel tempo o cambiano forma o colore sono da considerarsi sospetti. Lo stesso vale per le macchie sul polmone: gli addensamenti polmonari sospetti vengono seguiti nel tempo ed eventualmente sottoposti a biopsia.

La principale caratteristica del tessuto polmonare è di essere spugnoso, a causa della presenza di sacchetti ripieni di aria, chiamati alveoli, quelle strutture che permettono lo scambio di gas, quindi di ossigeno e anidride carbonica. Quando la concentrazione dell’aria si riduce, per varie cause, la consistenza del parenchima polmonare aumenta e si parla così di addensamento polmonare. Eseguendo un esame RX, si osserva un’area meno trasparente e più opaca che viene generalmente indicata come «macchia».

Le cause dell’addensamento parenchimale

Tra le cause dell’addensamento polmonare o parenchimale ci sono sicuramente patologie serie, ma non necessariamente gravissime come i tumori del polmone.

Una possibile causa delle macchie polmonari è quella infettiva. Tra le altre cause, possiamo avere:

  • Infezioni micotiche
  • Tubercolosi
  • Focolaio polmonare di batteri che causano polmonite
  • Focolaio di polmonite
  • Broncopolmonite
  • Ascesso polmonare
  • Sindrome del lobo medio

Anche la presenza di muco in eccesso, che non riesce a essere eliminato e si deposita nei bronchi, è responsabile dell’addensamento polmonare. Si parla di atelettasia o distelettasia polmonare, cioè delle condizioni in cui una parte del parenchima polmonare è esclusa dalla respirazione a causa dell’ostruzione dei bronchi con il catarro. Tipicamente accade a coloro che soffrono di bronchite cronica o broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).

Il tessuto polmonare può poi apparire più opaco anche in presenza di sangue nel polmone o di un’embolia polmonare.
Vi è anche una causa congenita tra le responsabili di addensamento parenchimale del polmone ed è nota come sequestro polmonare, una condizione in cui una parte di tessuto polmonare è separato dal polmone normale. In ultimo, l’addensamento può essere prodotto da lesioni benigne o maligne. Da sottolineare, quindi, che le lesioni possono anche essere di natura benigna.

Per poter capire la causa dell’addensamento polmonare è necessario valutare tutto il quadro clinico, ecco perché è bene riporre la massima fiducia nel proprio medico e non spaventarsi. Il medico, soprattutto lo specialista in pneumologia, ha la giusta esperienza per valutare la gravità della situazione ed indicare la migliore terapia. Quello che noi possiamo fare è leggere il referto di un RX o di una TC e non preoccuparci eccessivamente per il significato di “addensamento polmonare”. In più, se siamo fumatori, possiamo farci del bene smettendo di fumare!

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Chiara Tuccilli | Biologa e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche
Scritto da Chiara Tuccilli | Biologa e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche

Da sempre interessata alla divulgazione scientifica e con un'implacabile sete di conoscenza che vorrei condividere, sono Biologa, laureata in Biotecnologie Mediche e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche. Svolgo sia attività libero professionale di Biologo Nutrizionista sia attività di ricerca, presso l’Università "La Sapienza" di Roma.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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