Milano, 22 giugno: giovani medici, divulgatori scientifici, assieme ad Havas Life, Ipsos e Sanofi, riuniti a Milano, nella sede della casa farmaceutica Sanofi, per discutere delle nuove tendenze, delle nuove tecnologie e delle ultime richieste dei pazienti, oggi, nell’era della salute digitale.
Una lente di ingrandimento posta su una categoria di professionisti di salute, che dimostra quotidianamente come il cambiamento sia inarrestabile e velocissimo in tutto l’ambito medico, sconfinando così oltre i confini convenzionali.
“Generation Now – Italian Edition”: questo il progetto
In occasione di un evento #MeetSanofi, è stata dunque presentata la prima indagine in Italia dedicata ai millennial della salute (sviluppata da Havas Life con il partner Ipsos e realizzata con il supporto incondizionato di Sanofi).
A prendere parte all’indagine, un campione di 152 medici, millenials appunto, con età media di 31 anni (61% specializzandi e 39% già specializzati), chiamati a rendersi portavoce di attitudini e comportamenti che vanno a definire i contorni della medicina del futuro.
“I medici millenial sono una generazione che non sta ferma, caratterizzata da individui nomadi, non stanziali e altamente connessi. Proprio per questo motivo possiamo definirli come i medici di “ora”, non come quelli di oggi”, afferma Carola Salvato, Chief Executive Officer, Havas Life Milan. “Sono in grado di sfruttare appieno tutta la potenza del mondo digitale e, come tipico della loro generazione, di affrontare con agio i cambiamenti e di approcciarsi con positività a nuove idee e opportunità. I medici millennial hanno, quindi, buone probabilità di intraprendere carriere diversificate, dove la pratica medica si combina con lo sviluppo tecnologico e l’attività imprenditoriale”.
A imparare da questo nuovo approccio dei medici millennial alla professione anche le aziende farmaceutiche, pronte a modificare ancora di più la propria offerta di servizi e di strumenti, per rispondere alle sfide di salute presenti e future.
“Comprendere la rivoluzione digitale in atto, con tutte le sue possibili applicazioni in ambito salute, rappresenta una sfida importante per tutti i player del settore, aziende e organizzazioni”, dichiara Laura Bruno, Direttore Risorse Umane di Sanofi Italia. “I dati presentati oggi confermano che stiamo andando nella giusta direzione con il nostro impegno a fare rete, anche tramite i social media, con la Community dei medici del futuro e con tutti i protagonisti dell’ecosistema della salute. E ci incoraggiano ad andare avanti, nell’ottica di una digital health cha amplifica le possibilità di comunicazione e di scambio di esperienze, per migliorare percorsi diagnostici, aderenza alle terapie e qualità di vita dei pazienti”.
Ma chi sono i medici millennials?
Si parte con una data: sono i medici nati negli anni Ottanta, figli di un tempo in cui la iper-connessione è costante.
L’84% di loro afferma di trascorrere quotidianamente più di un’ora su internet per motivi personali (prevalentemente da mobile). I medici millennial sono anche molto presenti sui social media e Facebook è il social network più utilizzato (82%); al secondo posto troviamo Instagram.
Quale sarà il futuro della salute (tra 15 anni)?
La tecnologia, secondo i millenials, avrà un ruolo chiave, fungendo da “facilitatore, un alleato nella pratica clinica a vantaggio della presa in carico multidisciplinare del paziente, con un miglioramento delle possibilità di monitoraggio dei dati clinici e l’agevolazione della compliance del paziente“.
Il futuro, inoltre, riserverà sempre più spazio alle cure personalizzate in base alle caratteristiche biologiche.
Cambierà anche, inevitabilmente, la relazione medico-paziente, senza però che si estingua il tempo dedicato al dialogo; prevale, infatti, la convinzione che la tecnologia avrà un effetto migliorativo sui rapporti.
Il futuro è oggi e siamo tutti protagonisti di questa rivoluzione, di questa grande e stimolante spinta verso il progresso.