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Quando “gluten free” non vuol dire salute

Simone Ravasi | Studente di medicina

Ultimo aggiornamento – 06 Novembre, 2015

Sempre più spesso, ci troviamo di fronte a cibi “gluten free“. Ma conosciamo davvero i benefici di questi alimenti? Non tutti gli studi, infatti, concordano con l’idea che senza glutine è meglio, per chi non ha alcun tipo di intolleranza.

Il punto di vista dei ricercatori

Nuove indagini hanno stilato una lista di tutti i prodotti senza glutine, dimostrando che sono molto più costosi rispetto a quelli normali, ma tuttavia non hanno un apporto nutrizionale superiore.

La disponibilità e la varietà di alimenti senza glutine sono fondamentali per garantire una dieta soddisfacente ai pazienti celiaci o a coloro che hanno varie forme di intolleranza al glutine. Questi prodotti sono diventati molto popolari e, nell’immaginario comune, sono considerati anche più salutari rispetto agli altri.

Le persone celiache accusano un’importante infiammazione intestinale, qualora dovessero assumere prodotti comuni. L’unico modo per evitare questi disturbi è seguire una dieta gluten free, appunto. Tale componente è presente in numerosissimi cibi della dieta occidentale (pane, pasta tra i più comuni), tra cui anche i prodotti processati. Chi segue una dieta particolare, come i celiaci, ha la necessità di bilanciare la dieta stessa, in quanto, nel circa 15-30% dei casi, si presenta il rischio di sviluppare una deficienza di minerali e proteine.

Soluzioni?

Lo scopo dello studio è quello di comparare l’apporto nutritivo dei prodotti con glutine con quelli senza glutine. Questo studio è stato eseguito analizzando 63 prodotti senza glutine e 126 contenenti il glutine, presi da 12 differenti supermercati austriaci.

La ricerca ha evidenziato che non esistono differenze nutritive tra i prodotti analizzati. Infatti, il contenuto di grassi, proteine e carboidrati è lo stesso nei vari prodotti. Addirittura, quelli senza glutine hanno un apporto proteico inferiore.

Il team che ha condotto le indagini ha anche comparato i costi, evidenziando che i prodotti senza glutine sono notevolmente più cari. Infatti, hanno dei prezzi di due volte e mezzo superiori rispetto alla media. Questo significa che le persone con celiachia sono costrette a un maggiore esborso per tenere sotto controllo la loro patologia.

I ricercatori auspicano che in futuro possa essere stilata una lista accurata di tutti gli alimenti senza glutine per rendere più facile la loro reperibilità e migliorare la vita di chi soffre di questo disturbo, invitando, invece, tutte le altre persone a riflettere.

 

 

 

 

 

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Simone Ravasi | Studente di medicina
Scritto da Simone Ravasi | Studente di medicina

Sono un giovane studente di medicina. Amo viaggiare, ascoltare musica, andare a teatro e scrivere.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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