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Giovani con patologie da anziani

Simona Fenzi | Blogger

Ultimo aggiornamento – 10 Gennaio, 2017

patologie dei giovani

Spesso, si sentono storie ragazzi giovani che si lamentano per doloretti o patologie che in passato erano legate esclusivamente a persone avanti con gli anni.

La causa di questa situazione è lo stile di vita moderno, spesso fin troppo sedentario, e l’alimentazione scorretta. I disturbi diffusi tra i giovani sono vari e tra questi compaiono il diabete di tipo 2, le vene varicose, le emorroidi, i problemi articolari, le malattie cardiovascolari, i dolori cervicali e quelli che si presentano in modo cronico all’altezza della schiena.

Queste condizioni di salute vanno a colpire giovani tra i 20 e i 30 anni oltre che, per stili di vita scorretti, anche per l’abuso di sostanze stupefacenti e per il consumo di grandi quantità di alcol.

Giovani “vecchi”: lo dice la scienza

Questi dati sono stati evidenziati da uno studio che ha analizzato 60.000 individui dell’età inferiore ai 45 anni.

Il dottor Steve Hey, il primo autore dello studio, ha evidenziato come le emorroidi e le vene varicose, dei disturbi che si presentavano in modo frequente nei soggetti tra i 45 ed i 65 anni, stanno diventando frequenti anche nelle persone con meno di 35 anni. Il medico sostiene che i giovani con meno di 35 anni passano troppo tempo al giorno seduti, sia davanti alla tv che al pc e questa situazione favorisce l’insorgenza di queste patologie.

Le terapie per dolori cronici alla schiena stanno diventando frequenti anche in soggetti giovani, con aumenti del 10%, così come lo sono anche le operazioni alle ginocchia. Questa fascia di età è soggetta anche a picchi di stress molto alti, che ne vanno a favorire la possibilità di insorgenza di patologie collegate a questa condizione.

Il cellulare e l’ossessione di controllarlo continuamente sta facendo aumentare le infiammazioni della cervicale, a causa della scorretta postura che comporta; ben il 50% dei ragazzi tra i 16 ed i 24 anni lamenta questo tipo di disturbo.

Cosa sono le vene varicose?

Le vene varicose sono una patologia più frequente nelle donne che negli uomini, che si presenta, di solito dopo i 50 anni di età. Si presentano con dolore, pesantezza e affaticamento alle gambe, accompagnati da gonfiore alle caviglie. I sintomi si attenuano tenendo a riposo gli arti e sollevandoli, anche se di solito tendono a peggiorare col passare degli anni.

Le vene varicose si presentano quando le valvole, che hanno il compito di evitare che il sangue vada a confluire verso il basso, si allentano e non riescono più a chiudersi nel modo corretto. Questa condizione si presenta, da un punto di vista fisico, con le varici, che hanno l’aspetto di vene dilatate a causa della grande quantità di sangue presente, che va a premerne e allungarne le pareti, portando anche a un loro ispessimento.

Quando si presenta un problema di vene varicose ci si deve rivolgere a un flebologo. Questi potrà intervenire in due modi, cioè con misure conservative, che di solito si effettuano con mezzi di compressione, che si pratica con la scleroterapia.

È, però, associando tutti e due i trattamenti che si ottengono i risultati migliori. Ci sono anche delle accortezze da adottare per prevenire che si presentino problemi di vene varicose. Ad esempio, è possibile utilizzare collant a compressione graduata, che potranno essere di aiuto per chi è soggetto al presentarsi di questo disturbo, come chi è costretto a passare molte ore in piedi o seduto dietro ad una scrivania o a tutti quei soggetti che mantengono la stessa posizione per molto tempo, cosa questa che favorisce il ristagno del sangue e la sua cattiva circolazione nella zona delle caviglie. I collant a compressione graduata oltre che comprimere, vanno anche a massaggiare le gambe, che saranno così più riposate. Ciò è reso possibile dalla loro tessitura elicoidale.

Anche la fitoterapia può aiutare, ma è però necessario seguire anche una cura ben definita insieme al medico.

Le vene varicose si presentano spesso in gravidanza, con un incidenza che si ha nel 70-75% dei casi. La possibilità che si presentino aumenta, in proporzione al numero di gravidanze e tra l’intervallo tra l’una e l’altra.

 

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Scritto da Simona Fenzi | Blogger

La scrittura mi ha sempre accompagnata durante ogni fase della mia vita, prima per imparare adesso per diffondere un messaggio. Su Pazienti.it cerco di trasmettere come possiamo prenderci cura di noi ogni giorno, seguendo la regola che volersi bene aiuta a vivere meglio.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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