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Dormire con il cane disturba il sonno: vero o falso?

Camilla Mantegazza | Web Editor e Social Media Manager a Pazienti.it

Ultimo aggiornamento – 21 Dicembre, 2017

dormire con il cane fa male oppure no

Potete continuare a dormire sonni tranquilli, anche accanto al vostro cane. È questo quello che emerge da una studio portato avanti dai ricercatori della Mayo Clinic, che hanno analizzato il sonno di 40 proprietari di animali che hanno deciso di dormire con il cane in camera da letto. Fate attenzione, però. Se Fido dorme sul vostro letto, le cose cambiano. Vediamo cosa è emerso da questa ricerca, per dare una risposta di senso a tutti coloro che continuano a dirci che dormire col cane fa male!

Il cane dorme in camera da letto? Non è un problema

La ricerca, pubblicata sulla rivista Mayo Clinic Proceedings, si è posta l’obiettivo di valutare se dormire con il cane in camera da letto potesse costituire un potenziale problema per il sonno dei proprietari.

Il tutto partiva da un’indagine del 2015 condotta ancora una volta dalla Mayo Clinic, che aveva evidenziato che su un campione di 150 pazienti con disturbi del sonno oltre la metà permetteva ai propri animali domestici di dormire in camera da letto. E alcuni degli stessi proprietari ammettevano che questo potesse incidere sulla qualità del loro riposo.

Lo sappiamo, il tema è da tempo oggetto di dibattito tra gli amanti degli animali: c’è chi dormirebbe sempre abbracciato al proprio amico a quattro zampe e chi, nonostante l’amore incondizionato, preferisce riservargli la sua cuccia.

Per chiarire ogni dubbio, in questa nuova indagine sono state coinvolte 40 persone senza disturbi del sonno e i loro cani, da tempo abituati a dormire insieme al proprio padrone. Per sette notti nell’arco di cinque mesi padroni e cani hanno dormito con degli accelerometri che hanno permesso ai ricercatori di valutare la qualità del sonno di tutti i soggetti.

A sorpresa, è stato scoperto che sono tantissime le persone che si trovano a proprio agio, aumentando il senso di sicurezza, nel dormire con i propri animali. È la dr.ssa Lois E. Krahn, specializzata in medicina del sonno al Center for Sleep Medicine della Mayo Clinic nonché autrice principale della ricerca, ad affermarlo.

Frenate gli entusiasmi, perché non è tutto concesso. Gli esperti hanno voluto sottolineare una differenza importante: chi permette al proprio cane di dormire accucciato sul proprio letto presenta una qualità del sonno peggiore di chi preferisce averlo con sé in camera mantenendo le distanze. «Oggi, molti proprietari di animali domestici – prosegue Krahn – sono obbligati a lasciarli a casa da soli per molto tempo, rifacendosi quando tornano a casa. Avere il loro cane in camera da letto di notte è un modo semplice per farlo. E adesso sanno che non avrà un impatto negativo sul loro sonno».

Un ultimo (ma non per questo meno importante!) appunto. I cani coinvolti nello studio avevano più di sei mesi. Insomma, per quanto riguarda cuccioli iperattivi, nessuno si prende la responsabilità di quanto affermato!

Ogni caso fa da sé, anche quando si tratta di dormire con il cane in camera

La raccomandazione per tutti coloro che dormono con il proprio cane è di valutare attentamente la propria situazione, per evitare che la fedeltà all’amico peloso renda ciechi dinnanzi alle possibile conseguenze negative per il sonno.

«Quanto invece alle eventuali ripercussioni sul cucciolo, non è davvero il caso di preoccuparsi: indipendentemente infatti dalla posizione e dalla presenza di un compagno di letto umano, si è visto che i cani riescono comunque a riposare bene» – ha concluso la dr.ssa Lois E. Khan.

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Camilla Mantegazza | Web Editor e Social Media Manager a Pazienti.it
Scritto da Camilla Mantegazza | Web Editor e Social Media Manager a Pazienti.it

Con Pazienti.it ho l’occasione di “impugnare la penna” ogni giorno, costruire piani editoriali su misura dei lettori e rispondere attraverso i contenuti a tutte le curiosità di salute di chi ci segue. Il blog e i social rappresentano un canale di comunicazione immediato e ricco di stimoli, che cerco di cogliere pienamente.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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