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Diabete e vacanze: cosa mettere assolutamente in valigia per un viaggio in sicurezza

Tania Catalano | Biologa

Ultimo aggiornamento – 11 Novembre, 2021

diabete e vacanze: cosa mettere in valigia

Quando si parte per una vacanza si cerca di portare con sé il minimo indispensabile, ciò che potrebbe risultare estremamente utile nei giorni di ferie.  Chi è affetto da una patologia cronica mette generalmente in valigia i farmaci necessari ancor prima del resto.

E i pazienti diabetici? Per chi soffre di questa patologia, l’organizzazione e la gestione del viaggio potrebbe risultare un problema. I soggetti affetti da diabete, infatti, devono seguire un regime alimentare specifico e, se si trovano fuori casa per una o più settimane, dovranno probabilmente modificare fuso orario, abitudini alimentari e stile di vita.

Questi cambiamenti influiscono sul livello di zuccheri del sangue e ciò potrebbe causare dei disturbi. Per evitare il rischio di star male, è fondamentale adottare alcuni semplici accorgimenti.

Medicinali, assicurazioni e non solo. Chi soffre di diabete non potrà partire senza la lettera per viaggiare.

Facciamo il punto su diabete e vacanze.

Diabete e vacanze: cosa fare prima della partenza?

Eventuali cambiamenti climatici e di fuso orario possono influenzare i livelli di zucchero nel sangue e questo richiede una modifica nelle dosi di insulina da assumere.

Se il luogo in cui vi dovete recare richiede delle vaccinazioni, andrebbero eseguite almeno 3 o 4 settimane prima della partenza. Ricordate, infatti, che alcune di queste potrebbero variare i livelli di zucchero nel sangue.

È importante portate una scorta di medicinali, così come le ricette mediche. Se utilizzate strumenti come siringhe o penne di insulina, mettete in valigia anche la giusta quantità di questi prodotti. Attenzione, però. Se potete, evitate di mettere l’insulina nel bagaglio da spedire perché potrebbe risentire degli importanti sbalzi di temperatura e di pressione nella stiva dell’aereo. Dopo il viaggio osservare il contenitore con attenzione prima di iniettare il bolo di insulina e, in caso di aspetto anomalo, cambiate flacone.

Importantissimo. Stipulate un’assicurazione di viaggio! In particolare se viaggiate nei paesi extra UE, l’assicurazione sanitaria è indispensabile qualora doveste ricorrere a delle cure mediche durante la vacanza.

Informate la compagnia con cui viaggiate delle vostre condizioni mediche e chiedete alla società di trasporti se sono attrezzati e preparati ad eventuali emergenze.

Infine, conoscere le parole fondamentali che riguardano la vostra patologia, sia in inglese sia nella lingua locale per spiegare che siete diabetici, è davvero fondamentale in caso di necessità.

Non dimenticate la lettera per viaggiare e tutti i documenti necessari

È fondamentale che portiate con voi un certificato medico che descriva la vostra condizione di salute. La lettera andrebbe scritta sia in italiano sia in inglese e dovrebbe indicare il tipo di diabete di cui siete affetti, la lista delle medicine che dovete assumere e gli eventuali dispositivi da voi utilizzati (come la pompa di insulina o il sistema di monitoraggio continuo della glicemia).

Se viaggiate da soli potrebbe essere utile indicare sul certificato anche cosa fare in caso di emergenza ed indicare un recapito telefonico (di un parente o del medico) da contattare in questa situazione.

In particolare, il certificato medico (compilato anche in inglese e nella lingua del paese o dei paesi di destinazione se ci si reca all’estero) dove indicare i dati relativi a:

  • Diagnosi e tipo di diabete (1 o 2)
  • Terapie in atto (piano terapeutico personalizzato)
  • Necessità di portare al seguito dispositivi per il monitoraggio della glicemia e per la somministrazione di insulina

Inoltre, non dimenticate di mettere in valigia:

  • Ricetta medica per prendere l’insulina nelle farmacie
  • Tessera sanitaria del diabetico
  • Relazione sintetica del proprio stato clinico e della terapia in atto, con nome del principio attivo e recapito del proprio medico di fiducia
  • Tessera delle vaccinazioni
  • Tessera sanitaria
  • Lista di alimenti e farmaci a cui si è intolleranti
  • Codice fiscale
  • Tessera europea di assicurazione malattia, se la meta è un paese dell’Unione Europea (UE)
  • Assicurazione sanitaria privata (se nel Paese di destinazione non esistono convenzioni, non esiste un SSN o le spese da sostenere sono molto costose, come negli Stati Uniti)

Se utilizzate il microinfusore per diabetici o un sensore per il monitoraggio continuo della glicemia (CGM), informatene gli addetti alla sicurezza prima delle procedure di controllo in stazione o in aeroporto. Per alcuni device l’azienda produttrice consiglia di evitare di sottoporsi ai controlli tramiti scanner. In tal caso, chiedere la possibilità di una perquisizione manuale – sempre con certificato medico alla mano!

È importante informarsi sul sistema sanitario del paese che visiterete e prendere nota dei vaccini consigliati e delle precauzioni sanitarie da adottare (ad esempio bere solo acqua in bottiglia, mangiare solo cibi cotti, ecc.).

Non solo. Verificate la presenza di ospedali e farmacie a cui potersi rivolgere in caso di emergenza. Potete anche contattare l’azienda produttrice dei farmaci che assumete per sapere se tali farmaci sono disponibili e facilmente reperibili nel paese in cui vi state recando. Per il resto, non temete. E godetevi il vostro viaggio!

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Tania Catalano | Biologa
Scritto da Tania Catalano | Biologa

Sono laureata in Scienze Biologiche e sto per conseguire la laurea Magistrale in Biologia Sanitaria e Cellulare Molecolare. Nei lavori di stage presso diversi laboratori di analisi biochimico cliniche ho approfondito la diagnostica clinica e immunologica. Mi occupo di giornalismo medico scientifico e approfondisco spesso la relazione tra nutrizione e patologie cronico-degenerative.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Tania Catalano | Biologa
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