icon/back Indietro Esplora per argomento

Come sciogliere la tensione muscolare collegata all’ansia

Martina Valizzone | Psicologa

Ultimo aggiornamento – 05 Febbraio, 2018

Come sciogliere la tensione muscolare legata all'ansia

La tensione muscolare è probabilmente il sintomo fisico più comune ed evidente nei casi d’ansia. Proprio così. Sia l’ansia sia lo stress emotivo sono in grado di provocare l’aumento della tensione muscolare, conducendo nel tempo a rigidità e dolori diffusi in tutto il corpo.

Ma da cosa è provocata realmente questa tensione, quanto è comune questo fastidio e, ancora, cosa si può fare per controllare l’ansia che ne è all’origine?

La tensione muscolare può essere una diretta conseguenza dell’ansia? Assolutamente sì

La tensione è uno dei sintomi più comuni di ansia e stress. È inutile negarlo, la vita ci pone dinnanzi a molte situazioni altamente stressanti e di difficile gestione.

La tensione muscolare è la risposta fisiologica operata dal nostro organismo quando si trova ad affrontare situazioni stressanti a livello emotivo oppure fisico. Coloro che soffrono d’ansia fanno più difficoltà a liberarsi da questa tensione in maniera naturale. In aggiunta, molti soggetti affetti da questi disturbi non riescono a non preoccuparsi del dolore, e hanno difficoltà a percepire altre sensazioni oltre il disagio causato loro dalla tensione muscolare. È proprio tale fattore a inasprire la contrattura dei muscoli.

Perché l’ansia provoca tensioni

Solitamente, quando si pensa alla tensione muscolare ci si focalizza sull’ansia, ma potrebbe essere più proficuo concentrarsi sullo stress. Quasi tutte le conseguenze negative dell’ansia, derivano appunto dallo stress che l’ansia provoca.

Anche la tensione muscolare è una conseguenza dello stress. Quando si attiva la reazione di attacco o fuga chiamata anche «reazione da stress acuta», il sistema nervoso simpatico attiva dei circuiti che stimolano ghiandole, organi e una serie di reazioni fisiologiche che portano i muscoli a contrarsi.

E quando si è stressati per un lungo periodo di tempo, i muscoli non lasciano mai la fase di contrazione. Tale condizione può provocare dolore, disagio e problemi alla motilità di vario grado e intensità, di lunga o di breve durata.

In linea generale, è possibile affermare che i soggetti che manifestano i sintomi del disturbo da panico, ipocondria e altri disturbi d’ansia, diventano ipersensibili ai segnali che il corpo gli manda.

In questi casi, si nota tutto: ogni minimo dolore, ogni piccolo prurito e ogni cambiamento del loro corpo. Soprattutto, non possono farne a meno di farlo, in quanto anche questa caratteristica è parte del loro disturbo d’ansia. Dunque, soffrire di panico, come abbiamo accennato precedentemente, provoca una tensione muscolare che risulta acutizzata dall’estrema sensibilità al dolore che questi soggetti manifestano.

I consigli per alleviare la tensione muscolare derivante dall’ansia

La tensione muscolare provocata dall’ansia non è diversa da quella causata da altre condizioni. Una volta che i muscoli sono contratti, è possibile mettere in pratica alcune tecniche utili ad alleviare la tensione muscolare. Vediamo insieme le principali.

  • Doccia calda – Fare una doccia o un bagno caldo sono due metodi utili a sciogliere le tensioni muscolari. L’acqua calda rilassa e allunga i muscoli tesi, dando un sollievo immediato. Tra i due, un bagno caldo sarebbe l’ideale per alleviare la tensione, ma dal momento che spesso non si hanno né il tempo né l’energia necessaria, una doccia è un ottimo compromesso.
  • Massoterapia – Un massaggio decontratturante può essere molto utile nel ridurre il dolore legato alle contratture muscolari, in quanto aiuta a sciogliere i nodi e le tensioni. Esistono tecniche efficaci di automassaggio ma dal momento che per padroneggiare le tecniche è necessario esercitarsi a lungo, è preferibile rivolgersi a un professionista per evitare di inasprire la tensione.
  • Stretching e yoga – Queste due pratiche favoriscono lo stiramento e l’allungamento dei muscoli, riducendo la tensione muscolare che causa dolore.
  • Antidolorifici – Anche l’assunzione di farmaci antidolorifici da banco aiuta a combattere la tensione muscolare: possono infatti controllare l’infiammazione e ridurre la sensazione di dolore che questa provoca.

Ognuna di queste strategie è utile ad alleviare la tensione muscolare causata dallo stress e dall’ansia, due fattori che provocano dei cambiamenti fisiologici di cui risente tutto l’organismo, muscoli compresi.

Come abbiamo visto, riducendo la tensione a carico dei muscoli è possibile ridurre il dolore che ne consegue. Ovviamente, per liberarsi una volta per tutte dell’ansia ed evitare che i muscoli siano sottoposti a una tensione costante, è necessario mettere in pratica i suggerimenti che vi abbiamo consigliato. Quindi, praticate yoga, fate stretching e rivolgetevi a un massaggiatore! Malgrado ciò, queste strategie possono non essere sufficienti a debellare in via definitiva la tensione muscolare derivante dall’ansia.

In questi casi, il consiglio è quello di rivolgersi a uno specialista, psicologo o psicoterapeuta, che possa aiutarvi a individuare il trattamento più efficace per risolvere il disturbo d’ansia. Solo così potrete dire definitivamente addio alla tensione muscolare!

Condividi
Martina Valizzone | Psicologa
Scritto da Martina Valizzone | Psicologa

Sono una psicologa dell'età evolutiva, con una specializzazione in psicoterapia sistemico relazionale. In ambito lavorativo, mi occupo principalmente di terapie individuali e familiari e, da qualche anno, di psicologia dell'educazione, lavorando alla progettazione e realizzazione di interventi psico-pedagogici in ambito scolastico ed extrascolastico.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Contenuti correlati
icon/chat