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Aereo? Attenzione, soprattutto se soffri di queste malattie

Redazione

Ultimo aggiornamento – 03 Giugno, 2020

Salute-in-volo: cosa è bene sapere

Le ferie sono ormai dietro l’angolo e cosa c’è di più bello per festeggiare le vacanze di prendere un biglietto aereo e di volare da qualche parte nel mondo? Viaggiare, per alcune persone, è un bisogno che dovrebbe essere soddisfatto almeno una volta l’anno. Ma bisogna fare attenzione nel caso in cui si soffra di alcune malattie.

Ecco, quindi, i disturbi da considerare qualora si prenda un aereo ✈️.

Viaggio in aereo: attenzione a questi disturbi!

Di solito, le compagnie aeree offrono servizi di consulenza ai passeggeri che hanno dubbi sulle proprie condizioni fisiche, in modo da evitare spiacevoli imprevisti.

Questo criterio di accettazione, però, non avviene con tutte le compagnie, quindi il consiglio è sempre quello di rivolgersi al proprio medico, qualora si abbia un dubbio.

Inoltre, nel caso in cui si soffra di qualche malattia che possa mettere a rischio la salute durante il volo, è fondamentale rivolgersi al proprio specialista e far firmare la modulistica d’idoneità al viaggio richiesta dalla compagnia aerea.

Ma come mai volare può essere pericoloso?

Quando si vola, si raggiungono delle altitudini che non permetterebbero la sopravvivenza dell’organismo, in cui sono presenti temperature esterne davvero molto fredde (-57 gradi centigradi) è una pressione parziale di ossigeno davvero molto bassa.

Inoltre, ci sono le radiazioni ionizzanti del sole (raggi UV, raggi X ecc). Nonostante queste premesse non siano delle migliori, non c’è da preoccuparsi o da aver paura, poiché l’interno dell’aereo presenta un ambiente ipobarico, con delle temperature nella norma e una pressione parziale di ossigeno corrispondente a 2000-25000 metri di altitudine sul livello del mare.

C’è da dire, però, che sebbene una persona in salute non risenta di questo sbalzo pressorio, una persona con problemi, ad esempio, cardiovascolari o polmonari ne può risentire. Viste le condizioni, c’è una percentuale di umidità molto bassa che favorisce fenomeni di disidratazione dei tessuti corporei.

Insomma, nonostante non sia rischioso per i più è comunque strassante per il fisico. Oltretutto, soprattutto se si viaggia in economy class, si è costretti a stare seduti per tutta la durata del volo, portando le arterie e le vene principalmente delle gambe a una compressione che può generare fenomeni ischemici, stati venosi e formazione di edemi o di rigonfiamenti, solitamente nelle caviglie e nei piedi.

Per queste ragioni, ci sono delle categorie di malattie che potrebbero essere rischiose per coloro i quali ne sono afflitti.

Tra le prime, ci sono le malattie dell’apparato cardiovascolare ❤️:

  • Cardiopatia ischemica con attacchi anginosi recenti.
  • Bypass coronarico da meno di 10 giorni, senza valutazione preventiva cardiologica.
  • Scompenso cardiaco.
  • Ipertensione arteriosa non controllata.
  • Aritmia non controllata.
  • Ipertensione polmonare primitiva.
  • Cardiopatia congenita.
  • Pazienti portatori di pacemaker non stabilizzati.
  • Pazienti anziani obesi o con alto indice di massa corporea (BMI) con disordini della coagulazione, policitemia, stati trombofilici o interventi chirurgici recenti o lunghi allettamenti.

Ancora, è bene prestare attenzione alle malattie dell’apparato respiratorio, come:

  • Insufficienza respiratoria moderata o grave.
  • Pazienti con polmoniti, broncopolmoniti, alveoliti, tracheiti, bronchiti acute infettive o TBC in atto.
  • Pneumotorace da meno di 2 settimane.
  • Pazienti asmatici, senza broncodilatatori a portata di mano.
  • Capacità polmonare inferiore al 50%.

A pazienti con malattie ematologiche 💧, come:

  • Stati anemici moderati o gravi.
  • Emorragie recenti.
  • Emoglobinopatie gravi, talassemie gravi e anemia a cellule falciformi.

A malattie psichiatriche e neurologiche:

  • Epilessia o stati epilettici, senza assunzione farmacologica.
  • Pazienti psicotici o agitati.
  • Demenze, Parkinson o stati confusionali, se privi di accompagnamento adeguato.

Inoltre, è bene evitare di volare ⛔:

  • Dopo un intervento di chirurgia addominale e fino a 24 ore dopo una colonscopia.
  • Prima di 10 giorni da un intervento di neurochirurgia e 48h dopo la chirurgia ortopedica.
  • 2 settimane dopo un intervento chirurgico oftalmico per distacco di retina.
  • Quando si ha una infezione all’orecchio o una poliposi nasale (anche subito dopo un intervento a naso e gola).

Volare con buon senso… ✔

Per una questione di buon senso e di possibile contagio, è sconsigliato volare con qualsiasi condizione infettiva o parassitaria acuta in atto, poiché nell’aereo è facile che le infezioni o le epidemie si diffondano rapidamente, causando un contagio.

Inoltre, è fortemente sconsigliato l’imbarco a neonati prematuri fino a sei mesi dopo il parto e neonati in buon stato di salute solo dopo la prima settimana; per le donne in gravidanza, invece, è vietato il volo dopo le 36 settimane di gestazione, poiché il volo sottopone il feto a rischio.

Ad ogni modo, per tutti i malati cardiologici o con insufficienza cardiaca va predisposta l’ossigenoterapia. Per invece venire meno a problemi trombociti, è consigliato l’uso di calze elastiche compressive, alzarsi spesso dalla poltrona durante il volo, tenersi idratati e assumere terapia antiaggregante tramite cardioaspirina o eparina prima del volo.

Insomma, abbiamo visto quali sono le malattie e le tempistiche per le quali dovremmo evitare di volare.

➡ Detto questo, se si volesse prendere un volo, ma non si ha la certezza di poterlo fare poiché si rischia di rientrare in queste categorie, il consiglio è quello di rivolgersi al medico oppure allo specialista di fiducia, evitando così possibili pericoli.

Quindi, è bene informarsi per poi sentirsi liberi di prenotare finalmente le vacanze🍸!

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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