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8 parti del corpo che NON dovremmo MAI toccare

Simona Soldi | Biologa

Ultimo aggiornamento – 02 Luglio, 2018

batteri sulla mani: le parti del corpo che non dovremmo mai toccare
Indice del contenuto

Le nostre mani costituiscono il principale “strumento” attraverso il quale esploriamo e interagiamo con il mondo, venendo a contatto con persone, oggetti e tanto altro.

È naturale pensare, quindi, che tramite le mani possiamo trasmettere il meglio – o il peggio – di noi stessi. Possiamo, infatti, trasferire azioni, gesti e pensieri, ma anche tutti quei microrganismi con cui veniamo in contatto attraverso il tocco, provenienti dal nostro stesso corpo o dall’ambiente circostante.

In effetti, le nostre mani – che ce ne accorgiamo o meno – sono quasi sempre coperte di germi e batteri che possono facilmente finire per insediarsi in altre parti del corpo, infettandolo. Non solo. Ancor peggio, potrebbero trasferirsi su altre parti del corpo oppure sulle altre persone.

Non finisce qui. Andando a toccare determinate parti del corpo con una maggiore concentrazione batterica, è molto facile per le nostre mani “caricarsi” dei germi presenti in quelle aree. Ecco una lista di 8 parti del corpo che dovremmo evitare il più possibile di toccare con le mani.

Regola n°1: mai toccare… cosa?

Per evitare di trasferire germi – e contaminare zone sensibili con altrettante cariche batteriche, è bene evitare di toccare alcune zone del corpo. Tra queste:

  1. Occhi – Sono fra gli organi maggiormente delicati dell’organismo e, quindi, anche più sensibili al contagio con microrganismi potenzialmente dannosi e a danni provocati da corpuscoli estranei che possono causare irritazione e lesioni alla cornea. È sempre consigliabile lavarsi bene le mani prima di toccare questa zona, evitando di stropicciarsi gli occhi con insistenza.
  2. Bocca – La bocca è sede di molti processi fondamentali per la vita e costituisce la principale apertura attraverso la quale l’organismo può scambiare sostanze e microrganismi con l’ambiente esterno. L’interno del cavo orale è costantemente popolato da una miriade di ceppi batterici che svolgono varie funzioni benefiche o che risultano innocui per la nostra salute. Tuttavia, è sempre opportuno evitare di introdurre ulteriori germi e microrganismi che possano favorire l’insorgenza di una infezione da parte di agenti patogeni. È consigliabile, quindi, limitare il contatto delle nostre dita con la zona della bocca o con l’interno del cavo orale, soprattutto dopo aver svolto attività per le quali è previsto un contatto prolungato o intenso con aree ad elevata concentrazione batterica come la tastiera del PC, le maniglie dei mezzi pubblici o l’asse del wc.
  3. Naso – Anche la parte interna del naso contiene popolazioni di microrganismi con funzioni benefiche per la salute. Infilarsi le dita nel naso porta i batteri nocivi esterni a contatto diretto con le mucose nasali e con le popolazioni batteriche (innocue) presenti al loro interno, favorendo l’insorgenza di infezioni. Inoltre, se si è raffreddati o si è affetti da malattie dell’apparato respiratorio, attraverso le dita è molto facile trasferire all’esterno i microrganismi patogeni e favorire il contagio su altre persone.
  4. Orecchie – Talvolta potremmo essere tentati, istintivamente, di mettere le dita nelle orecchie per eliminare il cerume in eccesso o altri corpi estranei. In realtà, le orecchie sono una zona molto delicata e sensibile all’azione degli agenti esterni potenzialmente dannosi. Non solo. Sono facilmente irritabili e soggetti alle infezioni. È ormai noto che anche l’eliminazione del cerume tramite pulizia con i cotton-fioc sia una pratica più dannosa che salutare. Il cerume, infatti, svolge spontaneamente una funzione protettiva e lubrificante nei confronti degli agenti esterni ma, utilizzando il cotton-fioc, viene generalmente spinto ancora più in profondità nell’orecchio, causando la penetrazione anche di germi e batteri infettanti.
  5. Volto – Chi di noi non ha l’abitudine o il gesto riflesso di appoggiare il viso sulle mani mentre siamo seduti a leggere o a conversare? Eppure, questa consuetudine apparentemente innocua non è salutare per il nostro viso, che tende ad assorbire attraverso la delicata epidermide delle guance le sostanze oleose presenti naturalmente sulle mani, peggiorando acne ed eruzioni cutanee, e costituisce terreno fertile per i germi, che vi si trasferiscono rapidamente e abbassano l’igiene complessiva del nostro volto.
  6. Unghie – È ben noto che sotto le unghie si annidano spesso una gran quantità di sporco e germi, soprattutto se tendiamo a tenerle lunghe o se svolgiamo molte attività o lavori manuali. Il più delle volte lavarsi le mani non serve ad eliminare lo sporco sotto le unghie, ma andare a scavare all’interno per riversarlo sulle mani peggiora la situazione. La cosa da fare in questi casi è approntare un lavaggio delle mani accurato, che vada ad eliminare anche i detriti e i germi rimasti sotto le unghie alla fine delle nostre attività.
  7. Sedere – La pratica di toccarsi frequentemente il sedere è presente soprattutto nei bambini, ma, in generale, per bambini e adulti è bene ricordare che il sedere è un’area soggetta ad una elevata concentrazione batterica, a causa dell’Escherichia Coli e altri microrganismi presenti nelle feci. Toccare la zona intorno all’ano con le mani predispone allo spargimento e alla diffusione di molti batteri, che possono trasferirsi su oggetti, cibo e altre persone o parti del corpo. È opportuno lavarsi sempre bene le mani dopo essere stati in bagno e insegnare questo comportamento ai più piccoli.
  8. Ombelico – Forse non tutti sanno che l’ombelico è in realtà la parte più sporca del nostro corpo. Questa piccola area, infatti, a causa della sua forma concava è una calamita per sporco e batteri, che vi ristagnano e rischiano di non venire eliminati neppure con una doccia. Una recente ricerca dell’Università del North Carolina ha individuato ben 1.400 ceppi diversi di batteri, localizzati solamente all’interno dell’ombelico: toccarsi l’ombelico con le mani senza lavarsi con cura può portare infezioni in altre zone del corpo.

Vi abbiamo convinti?

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Simona Soldi | Biologa
Scritto da Simona Soldi | Biologa

Sono laureata in Biotecnologie Farmaceutiche, dopo la laurea mi sono occupata di ricerca in biologia molecolare e genetica presso il Dipartimento di Farmacologia Preclinica e Clinica dell’Università di Firenze e, successivamente, presso il Laboratorio di Genetica del Lievito dell’International Centre For Genetic Engineering and Biotechnology di Trieste, collaborando a progetti di testing di sostanze farmacologicamente attive su modelli di lievito e a progetti di ingegneria genetica.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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Simona Soldi | Biologa
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