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Svenimento improvviso: i 10 segnali di preavviso

Simona Soldi | Biologa

Ultimo aggiornamento – 28 Marzo, 2018

I sintomi dello svenimento improvviso

Saper riconoscere i segnali che ci invia il nostro corpo è fondamentale per riuscire a prevenire malesseri improvvisi o per evitare di incappare in danni più gravi all’organismo. Questo è vero, in particolare, per quanto riguarda i sintomi dello svenimento.

Lo svenimento improvviso può essere infatti dovuto a varie cause, ma – di certo! – lo possiamo riconoscere in tempo e dunque prevenirlo.

I 10 sintomi dello svenimento

È importante prestare attenzione ai seguenti sintomi o segnali fastidiosi che possono intercorrere prima o durante uno svenimento improvviso:

  • Vertigini, ovvero la tipica sensazione di sentir “girare la testa” e di perdita di equilibrio, come accade talvolta in alta quota o in una posizione di altezza rispetto al terreno.
  • Senso di debolezza, ovvero la sensazione di sentirsi cadere a terra o di fare all’improvviso molta fatica a camminare o sollevare oggetti. Anche il pensiero può risultare rallentato o momentaneamente confuso.

E ancora:

  • Sudorazione più copiosa senza apparente affaticamento, o il cosiddetto “sudore freddo”.
  • Vista annebbiata o “a puntini”, dovuta al momentaneo flusso ridotto di sangue al cervello
  • Mal di testa improvviso e senza causa evidente.
  • Mancanza di equilibrio, dunque quella strana sensazione che la stanza o l’ambiente circostante si stia muovendo, a causa della momentanea alterazione delle percezioni e dell’equilibrio.
  • Sensazione di ronzio nelle orecchie o percezioni uditive momentaneamente alterate o ridotte.
  • Nausea e vomito, in certi casi, soprattutto dopo un pasto.
  • Pallore, a causa del ridotto apporto di sangue nella parte superiore del corpo e verso la testa.
  • Formicolio o perdita di sensibilità sui polpastrelli o sulle labbra.
  • Fiato corto, per la necessità di aumentare la frequenza di respirazione polmonare in risposta al minore apporto di sangue ossigenato ai tessuti.

Possibili cause dello svenimento: troppo spesso la colpa è della pressione bassa

Avendo passato in rassegna i principali sintomi o campanelli d’allarme di un episodio di svenimento improvviso, è opportuno sottolineare il fatto che questo può essere dovuto a varie cause, ma alla base vi è sempre una condizione di pressione bassa.

Nonostante l’ipertensione, ovvero la condizione di costante pressione alta del sangue, sia fra le tre principali patologie di cui soffrono gli italiani, occorre fare attenzione anche alla condizione opposta, cioè alla pressione bassa, detta anche ipotensione. Normalmente, il rapporto fra la pressione sistolica e quella diastolica del sangue dovrebbe assestarsi intorno a 120 su 80. Una condizione in cui la pressione scende al di sotto di questi valori, nonostante non costituisca un pericolo grave per la salute, può portare a un ridotto apporto di sangue ai tessuti, e quindi anche di ossigeno e sostanze nutritive, in particolare per quanto riguarda gli organi più distanti dal cuore, come gli arti e il cervello.

La maggior parte delle volte la pressione bassa che porta ad uno svenimento o perdita di coscienza è transitoria e dovuta ad una risposta momentanea dell’organismo ad uno stimolo esterno, come un dolore fisico acuto, uno shock psicologico o carenza di alcune sostanze nutritive.

È importante, però, saper riconoscere i segnali che indicano una condizione di pressione bassa patologica e i sintomi che possono portare ad un episodio di svenimento senza apparente spiegazione, soprattutto se questo avviene durante l’esercizio fisico o in concomitanza con fenomeni di palpitazioni cardiache (quando il cuore batte in modo irregolare e con numero di battiti elevati) o in caso di storia familiare caratterizzata da ricorrenti svenimenti o morte improvvisa.

Saper riconoscere i segnali e i campanelli d’allarme che ci invia il nostro corpo è un esercizio utilissimo per riuscire a prevedere la propria condizione psico-fisica ed evitare di farci cogliere impreparati di fronte a un improvviso malessere.

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Simona Soldi | Biologa
Scritto da Simona Soldi | Biologa

Sono laureata in Biotecnologie Farmaceutiche, dopo la laurea mi sono occupata di ricerca in biologia molecolare e genetica presso il Dipartimento di Farmacologia Preclinica e Clinica dell’Università di Firenze e, successivamente, presso il Laboratorio di Genetica del Lievito dell’International Centre For Genetic Engineering and Biotechnology di Trieste, collaborando a progetti di testing di sostanze farmacologicamente attive su modelli di lievito e a progetti di ingegneria genetica.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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Simona Soldi | Biologa
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