Wakix 4,5 mg compressa rivestita con film uso orale flacone hdpe 30 compresse

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
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1. Indicazioni terapeutiche
Wakix è indicato negli adulti per il trattamento della narcolessia con o senza cataplessia (vedere anche paragrafo 5.1).
2. Posologia
Il trattamento deve essere iniziato da un medico con esperienza nella terapia dei disturbi del sonno. Posologia Wakix deve essere usato alla dose minima efficace, in base alla risposta e alla tollerabilità del singolo paziente, secondo uno schema di aumento graduale della dose, senza superare la dose di 36 mg/die: - Settimana 1: dose iniziale di 9 mg (due compresse da 4,5 mg) al giorno. - Settimana 2: la dose può essere aumentata a 18 mg (una compressa da 18 mg) al giorno o diminuita a 4,5 mg (una compressa da 4,5 mg) al giorno. - Settimana 3: la dose può essere aumentata a 36 mg (due compresse da 18 mg) al giorno. In qualsiasi momento la dose può essere diminuita (fino a 4,5 mg al giorno) o aumentata (fino a 36 mg al giorno) in base al giudizio del medico e alla risposta del paziente alla terapia. La dose totale giornaliera deve essere somministrata in una dose singola al mattino durante la colazione. Mantenimento dell’efficacia Poiché la disponibilità di dati sull’efficacia a lungo termine è limitata (vedere paragrafo 5.1), il medico deve valutare con regolarità se il trattamento mantiene la sua efficacia. Popolazioni particolari Anziani Negli anziani la disponibilità di dati è limitata, perciò, il dosaggio deve essere adattato alla funzionalità renale ed epatica. Compromissione della funzionalità renale In pazienti con compromissione della funzionalità renale, la dose massima giornaliera deve essere di 18 mg. Compromissione della funzionalità epatica In pazienti con compromissione moderata (Child-Pugh B) della funzionalità epatica, la dose giornaliera può essere aumentata due settimane dopo l’inizio del trattamento, senza superare la dose massima di 18 mg (vedere paragrafo 5.2). Pitolisant è controindicato in pazienti con compromissione severa (Child-Pugh C) della funzionalità epatica (vedere paragrafo 4.3). In pazienti con compromissione lieve della funzionalità epatica non è necessario alcun adattamento della dose. Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di pitolisant non sono state ancora definite nei bambini e nei giovani di età compresa tra 0 e 18 anni. Non ci sono datidisponibili. Metabolizzatori lenti In confronto ai metabolizzatori rapidi del CYP2D6, nei metabolizzatori lenti del CYP2D6 sono state osservate esposizioni sistemiche maggiori (fino a 3 volte). Nello schema di aumento della titolazione, l'incremento della dose deve tener conto di questa maggiore esposizione. Modo di somministrazione Per uso orale.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Compromissione severa (Child-Pugh C) della funzionalità epatica. Allattamento (vedere paragrafo 4.6).
4. Avvertenze
Disturbi psichiatrici Pitolisant deve essere somministrato con cautela in pazienti con storia di disturbi psichiatrici quali ansia severa o depressione severa, con rischio di ideazione suicidaria. È stata segnalata ideazione suicidaria in pazienti con anamnesi psichiatrica trattati con pitolisant. Compromissione della funzionalità epatica o renalePitolisant deve essere somministrato con cautela in pazienti con compromissione moderata della funzionalità renale o epatica (Child-Pugh B) e il dosaggio deve essere adattato, come riportato nel paragrafo 4.2. Patologie gastrointestinali Disturbi gastrici sono stati riportati con pitolisant, perciò esso deve essere somministrato con cautela in pazienti con patologie associate alla ipersecrezione di acido gastrico (vedere paragrafo 4.8) o se somministrato in concomitanza con irritanti gastrici, come corticosteroidi o FANS. Disturbi della nutrizione Pitolisant deve essere somministrato con cautela in pazienti con obesità severa o anoressia severa (vedere paragrafo 4.8). In caso di significativa variazione del peso corporeo, il trattamento deve essere rivalutato dal medico. Patologie cardiache In due studi dedicati alla valutazione del QT, dosi sovraterapeutiche di pitolisant (da 3 a 6 volte la dose terapeutica, ovvero da 108 mg a 216 mg) hanno prodotto un prolungamento da lieve a moderato dell’intervallo QTc (10-13 ms). Negli studi clinici, nessun particolare segnale relativo alla sicurezza nei confronti della funzione del cuore è stato rilevato alle dosi terapeutiche di pitolisant. Tuttavia, i pazienti con malattie cardiache, che assumono altri medicinali che prolungano il QT o noti per aumentare il rischio di patologie della ripolarizzazione, oppure che assumono medicinali che aumentano in modo significativo la Cmax di pitolisant e il rapporto delle AUC (vedere paragrafo 4.5) o pazienti con compromissione severa della funzionalità renale o compromissione moderata della funzionalità epatica (vedere paragrafo 4.4) devono essere attentamente monitorati (vedere paragrafo 4.5). Epilessia Nei modelli animali sono state riferite convulsioni a dosi elevate (vedere paragrafo 5.3). Negli studi clinici, è stato riportato un caso di aggravamento dell’epilessia in un paziente epilettico. Si deve usare cautela in pazienti con epilessia severa. Donne in età fertile Le donne in età fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante il trattamento e almeno fino a 21 giorni dopo l’interruzione del trattamento (in base all’emivita di pitolisant e suoi metaboliti). Pitolisant può ridurre l’efficacia dei contraccettivi ormonali. Pertanto, se la paziente sta utilizzando contraccettivi ormonali, devono essere adottati adeguati metodi contraccettivi alternativi (vedere paragrafi 4.5 e 4.6). Interazioni farmacologiche L’associazione di pitolisant con substrati del CYP3A4 che abbiano un margine terapeutico ristretto deve essere evitata (vedere paragrafo 4.5). Effetto rebound Non è stato segnalato alcun effetto rebound durante gli studi clinici. Tuttavia, l’interruzione del trattamento deve essere monitorata.
5. Interazioni
Antidepressivi Gli antidepressivi triciclici o tetraciclici (ad es. imipramina, clomipramina, mirtazapina) possono compromettere l’efficacia di pitolisant, poiché mostrano attività antagonista verso il recettore H1 dell’istamina e possono annullare l’effetto dell’istamina endogena rilasciata nel cervello con il trattamento. Antistaminici Gli antistaminici (antagonisti del recettore H1) che attraversano la barriera ematoencefalica (ad es. feniramina maleato, clorfenamina, difenidramina, prometazina, mepiramina) possono compromettere l’efficacia di pitolisant. Sostanze che prolungano il QT o note per aumentare il rischio di patologie della ripolarizzazione L’associazione con pitolisant deve essere effettuata con un attento monitoraggio (vedere paragrafo 4.4). Interazioni farmacocinetiche Medicinali che influenzano il metabolismo di pitolisant - Induttori enzimatici La somministrazione di pitolisant in associazione con rifampicina in dosi multiple diminuisce in modo significativo la Cmax media di pitolisant e il rapporto delle AUC rispettivamente di circa il 39% e il 50%. Pertanto, la somministrazione di pitolisant in associazione con potenti induttori del CYP3A4 (es. rifampicina, fenobarbital, carbamazepina, fenitoina) deve essere effettuata con cautela. A causa del suo potente effetto di induzione del CYP3A4, l’erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) deve essere assunta con cautela se in concomitanza con pitolisant. Quando entrambi i principi attivi vengono associati deve essere effettuato un monitoraggio clinico e, infine, un adattamento del dosaggio durante l’associazione e una settimana dopo il trattamento con l’induttore. In uno studio clinico a dosi multiple, l’associazione di pitolisant con probenecid ha diminuito l'AUC di pitolisant di circa il 34%. - Inibitori di CYP2D6 La somministrazione di pitolisant in associazione con paroxetina aumenta in modo significativo la Cmax media di pitolisant e il rapporto delle AUC0-72h, rispettivamente di circa il 47% e il 105%. Dato l'aumento di 2 volte dell'esposizione a pitolisant, la sua associazione con inibitori del CYP2D6 (ad es. paroxetina, fluoxetina, venlafaxina, duloxetina, bupropione, chinidina, terbinafina, cinacalcet) deve essere effettuata con cautela. Si può considerare un adattamento del dosaggio durante l’associazione. Medicinali di cui pitolisant può influenzare il metabolismo - Substrati di CYP3A4 e CYP2B6 Sulla base di dati in vitro, pitolisant e i suoi principali metaboliti possono indurre CYP3A4 e CYP2B6 a concentrazioni terapeutiche e, per estrapolazione, CYP2C, UGT e P-gp. Non sono disponibili dati clinici sull’entità di questa interazione. Perciò, l’associazione di pitolisant con substrati di CYP3A4, che abbiano un margine terapeutico ristretto (ad es. immunosoppressori, docetaxel, inibitori della chinasi, cisapride, pimozide, alofantrina), deve essere evitata (vedere paragrafo 4.4). Con altri substrati del CYP3A4, CYP2B6 (ad es. efavirenz, bupropione), del CYP2C (ad es. repaglinide, fenitoina, warfarin), P-gp (ad es. dabigatran, digossina) e della UGT (ad es. morfina, paracetamolo, irinotecan) si deve usare cautela, con un monitoraggio clinico della loro efficacia. L’associazione di pitolisant con contraccettivi orali deve essere evitata e si deve usare un altro metodo contraccettivo affidabile. - Substrati di OCT1 Pitolisant mostra un'inibizione superiore al 50% verso gli OCT1 (trasportatori per i cationi organici 1) a 1,33 mcM, la IC50 estrapolata di pitolisant è 0,795 mcM. Sebbene la rilevanza clinica di questo effetto non sia definita, si consiglia cautela quando pitolisant viene somministrato con un substrato della OCT1 (ad es. metformina (biguanidi)) (vedere paragrafo 5.2). L’associazione di pitolisant con modafinil o sodio oxibato, trattamenti abituali della narcolessia, è stata valutata in volontari sani, a dosi terapeutiche. Non è stata dimostrata alcuna interazione farmacologica o farmacocinetica clinicamente rilevante con modafinil o con sodio oxibato. Popolazione pediatrica Sono stati effettuati studi di interazione solo negli adulti.
6. Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse al farmaco (ADR) segnalate più frequentemente con pitolisant sono: insonnia (8,4%), cefalea (7,7%), nausea (4,8%), ansia (2,1%), irritabilità (1,8%), capogiri (1,4%), depressione (1,3%), tremore (1,2%), disturbi del sonno (1,1%), affaticamento (1,1%), vomito (1,0%), vertigini (1,0%), dispepsia (1,0%), aumento di peso (0,9%), dolore addominale alto (0,9%). Le ADR più gravi sono la diminuzione anomala del peso (0,09%) e l’aborto spontaneo (0,09%). Tabella delle reazioni avverse Le seguenti reazioni avverse sono state riferite con pitolisant durante gli studi clinici che hanno coinvolto pazienti nell’indicazione narcolessia e in altre indicazioni, e sono elencate di seguito secondo la terminologia MedDRA, in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza; le frequenze sono definite come: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), rara (≥1/10.000, <1/1.000), molto rara (<1/10.000); all'interno di ciascuna categoria di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità:
  Comune Non comune Raro
Disturbi del metabolismo e della nutrizione   Riduzione dell’appetito, Aumento dell’appetito, Ritenzione di liquidi Anoressia, Iperfagia, Disturbo dell’appetito
Disturbi psichiatrici Insonnia, Ansia, Irritabilità, Depressione, Disturbo del sonno Agitazione, Allucinazione, Allucinazione visiva, uditiva, Labilità affettiva, Sogni anormali, Alterazione del sonno, Insonnia intermedia, Insonnia iniziale, Insonnia terminale, Nervosismo, Tensione, Apatia, Incubi, Irrequietezza, Attacco di panico, Diminuzione della libido, Aumento della libido, Ideazione suicidaria Comportamento anormale, Stato confusionale, Umore depresso, Eccitabilità, Pensieri ossessivi, Disforia, Allucinazione ipnopompica, Sintomo depressivo, Allucinazione ipnagogica, Compromissione dello stato mentale
Patologie del sistema nervoso Cefalea, Capogiro, Tremore Discinesia, Disturbo dell’equilibrio, Cataplessia, Alterazione dell’attenzione, Distonia, Fenomeno on - off, Ipersonnia, Emicrania, Iperattività psicomotoria Sindrome delle gambe senza riposo, Sonnolenza, Epilessia, Bradicinesia, Parestesia Perdita di coscienza, Cefalea muscolotensiva, Compromissione della memoria, Scarsa qualità del sonno
Patologie dell’occhio   Acuità visiva ridotta, Blefarospasmo  
Patologie dell'orecchio e del labirinto Vertigini Tinnitus  
Patologie cardiache   Extrasistoli, Bradicardia  
Patologie vascolari   Ipertensione, Ipotensione, Vampata di calore  
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche   Sbadiglio  
Patologie gastrointestinali Nausea, Vomito, Dispepsia Bocca secca, Dolore addominale, Diarrea, Disturbo addominale, Dolore all’addome superiore, Stipsi, Malattia da reflusso gastroesofageo, Gastrite, Dolore gastrointestinale, Iperacidità, Parestesia orale, Disturbo allo stomaco Distensione dell’addome, Disfagia, Flatulenza, Odinofagia, Enterocolite
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo   Eritema, Prurito, Eruzione cutanea, Iperidrosi, Sudorazione Eruzione cutanea tossica, Fotosensibilità
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo   Artralgia, Dolore alla schiena, Rigidità muscolare, Debolezza muscolare, Dolore muscoloscheletrico, Mialgia, Dolore agli arti Dolore al collo, Dolore toracico, muscoloscheletrico
Patologie renali e urinarie   Pollachiuria  
Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali     Aborto spontaneo
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella   Metrorragia  
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Affaticamento Astenia, Dolore toracico, Sentirsi strano, Malessere, Edema, Edema periferico Dolore, Sudorazione notturna, Senso di oppressione
Esami diagnostici   Aumento di peso, Diminuzione di peso, Enzimi epatici aumentati, Prolungamento dell’intervallo QT dell’elettrocardiogramma, prolungato, Aumento della frequenza cardiaca, Aumento della gamma-glutamiltransferasi aumentata Aumento della creatinfosfochinasi, Condizione fisica generale anormale, Alterazione della ripolarizzazione all’elettrocardiogramma, Inversione dell’onda T dell’elettrocardiogramma
Descrizione di reazioni avverse selezionate Cefalea e insonnia Durante gli studi clinici, sono stati segnalati episodi di cefalea e insonnia (frequenza dal 7,7% all’8,4%). La maggior parte di queste reazioni avverse erano da lievi a moderate. Se i sintomi persistono è necessario prendere in considerazione una dose giornaliera ridotta o l'interruzione. Disturbi gastrici Durante gli studi clinici, sono stati segnalati disturbi gastrici causati da iperacidità nel 3,5% dei pazienti trattati con pitolisant. Questi effetti sono stati per lo più da lievi a moderati. Se persistono, è possibile iniziare un trattamento con inibitore della pompa protonica. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse..
7. Gravidanza e allattamento
Donne in età fertile Le donne in età fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante il trattamento e almeno fino a 21 giorni dopo l’interruzione del trattamento (in base all’emivita di pitolisant e suoi metaboliti). Pitolisant e suoi metaboliti possono ridurre l’efficacia dei contraccettivi ormonali. Pertanto, se la donna sta utilizzando contraccettivi ormonali, devono essere adottati adeguati metodi contraccettivi alternativi (vedere paragrafo 4.5). Gravidanza I dati relativi all’uso di pitolisant in donne in gravidanza non esistono o sono in quantità limitata. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva, tra cui teratogenicità. Nei ratti, pitolisant e suoi metaboliti hanno dimostrato di attraversare la placenta (vedere paragrafo 5.3). Pitolisant non deve essere usato durante la gravidanza, a meno che il possibile beneficio non superi il rischio potenziale per il feto. Allattamento Uno studio su animali ha dimostrato l'escrezione di pitolisant e dei suoi metaboliti nel latte. Pertanto, l'allattamento con latte materno è controindicato durante il trattamento con pitolisant (vedere paragrafo 4.3). Fertilità Studi su animali hanno mostrato effetti sui parametri relativi al liquido seminale, senza un impatto significativo sulla capacità riproduttiva dei maschi, e una riduzione della percentuale di feti vivi nelle femmine trattate (vedere paragrafo 5.3).
8. Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
9. Principio attivo
Wakix 4,5 mg compressa rivestita con film Ciascuna compressa contiene pitolisant cloridrato, equivalenti a 4,45 mg di pitolisant. Wakix 18 mg compressa rivestita con film Ciascuna compressa contiene pitolisant cloridrato, equivalenti a 17,8 mg di pitolisant. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Nucleo della compressa Cellulosa microcristallina Crospovidone tipo A Talco Magnesio stearato Silice colloidale anidra Rivestimento Alcool poli(vinilico) Titanio diossido (E171) Macrogol 3350 Talco
11. Sovradosaggio
Sintomi I sintomi da sovradosaggio di Wakix possono includere cefalea, insonnia, irritabilità, nausea e dolore addominale. Trattamento In caso di sovradosaggio, si raccomandano il ricovero ospedaliero e il monitoraggio delle funzioni vitali. Non esiste un antidoto chiaramente identificato.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).
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