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Donazione di sangue

Ematologia
Donazione di sangue

Donazione di sangue: cos'è

La donazione di sangue è un prelievo volontario di sangue da un soggetto sano, detto donatore. Il volume di sangue prelevato dal donatore viene poi trasfuso a un soggetto, detto ricevente, che necessita di sangue e/o dei suoi derivati.

Il volume di sangue prelevato (circa 450 ml) dal donatore viene poi trasfuso ad un soggetto, detto ricevente, che necessita di sangue e/o dei suoi derivati. Una volta raccolto, il sangue donato può essere lasciato come tale o, più spesso, separato nelle sue componenti principali.

La necessità di sangue o dei suoi componenti si verifica a causa di diverse condizioni (compresi interventi chirurgici) infatti tantissime malattie richiedono trasfusioni di sangue.

Cos’è l’AVIS

L’AVIS, acronimo di Associazione Volontari Italiani di Sangue, è la più grande associazione di volontariato di sangue in Italia.

I centri AVIS sono sparsi in tutto il territorio nazionale e svolgono un lavoro certosino e fondamentale tanto da ricoprire l’80% del fabbisogno nazionale di sangue.

Chi vuole fare una donazione di sangue per l'Avis, ci si può recare presso la sede comunale più vicina. 

Preparazione per donare il sangue

Per prepararsi alla donazione del sangue, non ingerire niente prima del prelievo.

È vietato bere alcolici prima della donazione. Le uniche bevande concesse sono acqua, spremute di frutta senza zuccheri aggiunti, tè o caffè poco zuccherati.

Dopo essersi sottoposto alla donazione, al donatore viene offerta la colazione e può restare a riposo al centro trasfusionale per qualche ora. Il sangue raccolto dal centro trasfusionale, prima di poter essere utilizzato a scopi terapeutici, viene analizzato accuratamente.

Chi può donare il sangue

Innanzitutto il donatore deve godere di ottima salute.

I donatori, prima di diventare tali, devono sottoporsi ad una serie di controlli ed esami accurati, in modo tale che il loro stato di salute sia compatibile con una donazione di sangue.

Le indagini di laboratorio, fatte preventivamente al potenziale donatore, hanno lo scopo di preservare la salute sia del donatore che del ricevente. Il potenziale donatore infatti potrebbe non essere in condizioni fisiche idonee per la donazione perché anemico o troppo magro, oppure potrebbe essere affetto da malattie infettive che potrebbero compromettere seriamente la salute del ricevente. Per questi motivi i controlli sono strettissimi ed accurati, al fine di evitare qualsiasi pericolo per il ricevente. Esistono delle strutture ospedaliere apposite, dette centri trasfusionali, dove si effettuano tutti i controlli e i prelievi ai potenziali donatori.

Possono, dunque, essere potenziali donatori di sangue tutti i soggetti tra i 18 e i 60 anni, con un peso che supera i 50 Kg che sono in buono stato di salute.

Non possono donare tutti coloro che:
  • fanno uso di droghe e di alcol;
  • hanno rapporti sessuali ad alto rischio di trasmissione di malattie infettive (rapporti occasionali, promiscui ecc.);
  • sono affetti da malattie epatiche, malattie veneree;
  • sono positivi ai test per sifilide, AIDS, epatite C, epatite B;
  • hanno avuto rapporti sessuali con persone affette da una delle malattie infettive sopra elencate.

Chi è esonerato dal donare il sangue

Anche i donatori abituali in alcuni periodi della loro vita dovrebbero astenersi, per un periodo la cui lunghezza che dipende dalla motivazione, dalle donazioni.

In particolar modo non dovrebbe donare:
  • chi si è sottoposto, di recente, ad un intervento chirurgico importante;
  • chi si è sottoposto a una otturazione o estrazione dentaria;
  • chi ha avuto contatti con individui affetti da malattie infettive;
  • chi, nell'arco dei dodici mesi precedenti una donazione, ha sofferto di ittero o epatite A;
  • chi è in stato di gravidanza;
  • chi, nei giorni vicini a quello della donazione, si è sottoposto a terapia antibiotica;
  • chi, nei 4 mesi precedenti una donazione, si è vaccinato contro qualche malattia infettiva;
  • chi è raffreddato, ha l’influenza o altre malattie infettive simili;
  • chi soffre di anemia.

Ogni quanto è possibile donare

È possibile donare ogni 12 settimane per l'uomo e ogni 16 settimane per la donna. In linea generale si parla, per entrambi i sessi, di 90 giorni.

Quantità di sangue che si può donare

La quantità di sangue che si può donare varia in base al sesso. L'uomo non deve superare le 4 donazioni all'anno, mentre la donna in età fertile non deve superare le 2 donazioni all'anno.

Controindicazioni della donazione di sangue

La donazione di sangue è, solitamente, una procedura semplice e sicura. Può accadere che il donatore abbia capogiri o sensazione di svenimento dopo la donazione. I centri trasfusionali, solitamente, tengono in osservazione i donatori per qualche ora.

Le controindicazioni della donazione di sangue sono dovute alla eventuale presenza delle condizioni, sopra elencate, che dovrebbero invece comportare l’astensione dalla donazione.

Ogni tatuaggio o piercing è potenzialmente un rischio nella contrazione di malattie infettive quali epatite B e C e HIV (difatti, se la strumentazione utilizzata per effettuarli non è sterile, può diventare contaminante e trasmettere un'infezione). Ecco perché, l'effettuazione di un tatuaggio o di un piercing (inclusa la foratura ai lobi delle orecchie) implica l'astensione dalla donazione per un periodo di quattro mesi.

Precedentemente, prima dell'aprile 2005, tale periodo corrispondeva a un anno: tale modificazione, legiferata dal Decreto Protocolli per l'accertamento della idoneità del donatore di sangue e di emocomponenti, è stata introdotta poiché attraverso i nuovi esami a disposizione, più precisi ed accurati, è possibile rintracciare gli anticorpi delle malattie infettive in un periodo più ristretto, che corrisponde effettivamente alla fine del periodo finestra delle malattie infettive citate.
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Dr.ssa Tania Catalano Biologo
Dr.ssa Tania Catalano
specialista in Medicina molecolare

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