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Digit ratio

Endocrinologia Genetica
Digit ratio

Cos'è il digit ratio?

Il digit ratio è il rapporto tra la lunghezza del dito indice (il 2° dito) e del dito anulare (il 4° dito) della mano destra

Secondo alcuni studi, il digit ratio potrebbe essere indicativo dell’esposizione del feto agli androgeni, in particolare al testosterone, e agli estrogeni durante la gravidanza. Il rapporto sarebbe:

  • maggiore di uno (indice più lungo) se in utero vi è stata maggiore esposizione agli estrogeni o bassa esposizione agli androgeni;
  • minore di uno (anulare più lungo) se in utero vi è stata maggiore esposizione agli androgeni o bassa esposizione agli estrogeni.

Infatti, secondo gli studi condotti:

  • la lunghezza del dito indice è maggiore se il feto è stato esposto a più alti livelli di estrogeni;
  • la lunghezza del dito anulare è maggiore se il feto è stato esposto a più alti livelli di testosterone.

Il digit ratio è stato associato a tratti:

  • somatici;
  • psicologici;
  • patologici.

Tuttavia, non sono stati condotti studi di confronto sul valore di digit ratio tra le due mani e studi di associazione del digit ratio di ciascuna mano e parametri somatici, psicologici e patologici.

Pertanto, non è possibile stabilire se la scelta della misurazione delle dita della mano destra è effettivamente un marcatore migliore rispetto alla mano sinistra.

Calcolo digit ratio

Il rapporto indice e anulare viene calcolato dopo la misurazione delle dita a partire dal punto centrale della piega inferiore del dito, ovvero della piega che si forma dall’unione del dito alla mano, fino alla punta del dito.

La misurazione delle dita può avvenire:

  • direttamente sulla mano, posta su un piano con le dita strette;
  • su una fotocopia.

Tuttavia, la misurazione delle dita su fotocopia sembra restituire un digit ratio diverso da quello reale poiché:

  • sottostima la lunghezza del dito indice;
  • sovrastima la lunghezza del dito anulare.

Da tale evidenza consegue l’impossibilità di confrontare studi realizzati utilizzando i due diversi tipi di misurazione delle dita.
Secondo gli studi condotti su ristretti gruppi di popolazione:

  • per i maschi, il valore medio del digit ratio è 0,947 con una deviazione standard pari a 0,029;
  • per le femmine, il valore medio del digit ratio è 0,965 con una deviazione standard pari a 0,026;

Da notare, però, che il rapporto sembra variare in base all’etnia, per cui i valori medi di digit ratio sono più alti nelle popolazioni Han Berberi e Uiguri, mentre sono più bassi nella popolazione giamaicana.

Tuttavia, la deviazione standard in queste popolazioni è molto elevata, pertanto sono necessari ulteriori studi per definire la reale esistenza di una differenza significativa rispetto all’etnia.

Indice e anulare

Il rapporto indice e anulare è stato oggetto di vari studi osservazionali, ma:

  • i numeri dei pazienti arruolati sono stati relativamente bassi;
  • non sono disponibili i risultati di studi prospettici, che sono però in corso.

I risultati delle ricerche finora condotte evidenziano che potrebbero esistere alcune relazioni tra il digit ratio e determinate caratteristiche fisio-patologiche; tuttavia le correlazioni riscontrate in alcuni studi sono:

  • spesso deboli e non sempre confermate da altri studi;
  • spesso individuate su un numero relativamente basso di individui.

Tra le relazioni riscontrate vi sono:

  • digit ratio e conta spermatica, per cui maggiore è il primo e minore è il secondo;
  • digit ratio e rischio obesità e sindrome metabolica, per cui maggiore è il primo e maggiore è il rischio;
  • digit ratio e rischio di cancro della prostata, per cui maggiore è il primo e maggiore è il rischio. Tuttavia, uno studio con una casistica più ampia non ha confermato questo risultato;
  • digit ratio e rischio di malattia cardiaca nei maschi, per cui maggiore è il primo e maggiore è il rischio;
  • digit ratio e rischio di anoressia nelle femmine, per cui minore è il primo e minore è il rischio;
  • digit ratio e rischio di depressione nei maschi, per cui maggiore è il primo e maggiore è il rischio;
  • digit ratio e rischio di schizofrenia, per cui maggiore è il primo e maggiore è il rischio;
  • digit ratio e rischio di alcolismo, per cui maggiore è il primo e minore è il rischio;
  • digit ratio e performance sportiva, per cui maggiore è il primo e minore è la seconda;
  • digit ratio e lunghezza del pene in erezione, per cui maggiore è il primo e minore è la seconda;
  • digit ratio e capacità cognitive, per cui minore è il primo e maggiore è l’assertività nelle femmine, l’aggressività nei maschi e l’abilità matematica;
  • digit ratio e orientamento sessuale, per cui sarebbe stato registrato un digit ratio minore nelle lesbiche e negli uomini bisessuali, mentre un rapporto elevato nelle donne sarebbe indicativo di una preferenza sessuale per uomini con tratti più mascolini.

Da sottolineare è il fatto che gli studi finora condotti sono stati volti a definire se esiste una correlazione tra il digit ratio e una specifica caratteristica fisio-patologica, che non equivale a stabilire un rapporto di causalità ma una semplice associazione tra i due fenomeni.

Asperger e digit ratio: che rapporto c'è?

La sindrome di Asperger è un disturbo dello spettro autistico ad alto funzionamento (poiché non presenza compromissione di intelligenza, comprensione e autonomia).

Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Autism Research and Treatment nel 2017, esiste un’associazione tra il digit ratio e tratti specifici dell’autismo, maggiore per i maschi che per le femmine. Secondo gli autori dello studio, ulteriori ricerche sono necessarie per definire se il digit ratio può essere di qualche utilità nella diagnosi dei disturbi dello spettro autistico.

Il rapporto tra Asperger (e in generale per tutti i disturbi dello spettro autistico) e digit ratio è stato ipotizzato partendo dall’evidenza che il testosterone ha un alto impatto nel differenziamento del sistema nervoso centrale. Di conseguenza, il livello di esposizione prenatale al testosterone potrebbe influenzare lo sviluppo della sindrome di Asperger.

I disturbi dello spettro autistico, infatti, sono considerati delle manifestazioni estreme di un dimorfismo sessuale per cui il cervello viene definito come “estremamente mascolinizzato”. L’ipermascolinizzazione è una diretta conseguenza all’esposizione a livelli relativamente alti di testosterone nell’utero.

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Dr.ssa Chiara Tuccilli Biologo
Dr.ssa Chiara Tuccilli

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