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Lo zucchero: una droga per il cervello

Valerio Gestri | Blogger

Ultimo aggiornamento – 28 Maggio, 2021

Zucchero: dopanima e dipendenza

Immaginate dei biscotti, dei dolcetti, delle torte, dei coni riempiti di gelato fino all’orlo. Vi sta venendo l’acquolina in bocca? Avete voglia di un dessert? Perché? Quali meccanismi del cervello rendono questi cibi irresistibili?

Zucchero è un termine generico, usato per descrivere una classe di molecole chiamate carboidrati e si trova in una grande varietà di cibi e bevande. Basta controllare le etichette sui prodotti dolci che acquistate. Il glucosio, il fruttosio, il saccarosio, il maltosio, il lattosio, il destrosio e l’amido sono tutte forme di zucchero e tali sono anche lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, il succo di frutta, lo zucchero grezzo e il miele. Lo zucchero non si trova solo nei dolciumi e nei dessert, ma viene aggiunto anche alla salsa di pomodoro, allo yogurt, alla frutta secca, alle acque aromatizzate e alle barrette di cereali.

Dal momento che lo zucchero si trova in moltissimi cibi, è importante capire l’influenza che ha sul nostro cervello.

Zucchero: come agisce sul cervello?

Quando si mangia una manciata di cereali, lo zucchero contenuto in essi attiva i recettori del gusto dolce, che fa parte delle papille gustative della lingua. Questi recettori inviano un segnale al tronco cerebrale, che si dirama poi in molte aree del prosencefalo, una delle quali è la corteccia cerebrale.

Diverse sezioni della corteccia cerebrale elaborano gusti diversi: amaro, salato e, nel nostro caso, dolce.

Da qui, il segnale attiva il sistema della ricompensa che consiste in una serie di percorsi elettrici e chimici attraverso le varie regioni del cervello.

L’elemento principale del nostro sistema di ricompensa è la dopamina, un’importante sostanza chimica o neurotrasmettitore. Ci sono molti recettori di dopamina nel prosencefalo, ma non sono distribuiti in modo uniforme.

Alcune aree contengono densi gruppi di recettori e queste zone ricche di dopamina fanno parte del nostro sistema di ricompensa. Droghe come l’alcol, la nicotina o l’eroina spingono la dopamina oltre i limiti, portando alcune persone alla ricerca costante dello sballo, rendendole dipendenti da quelle sostanze.

Anche lo zucchero provoca il rilascio di dopamina, anche se non in modo violento quanto le droghe.

Mangiare cibi contenenti molto zucchero continuerà a farci sentire gratificati. In questo modo, lo zucchero si comporta un po’ come una droga. Ѐ una delle ragioni per cui molte persone sembrano essere dipendenti dai cibi zuccherini.

Ogni volta che consumiamo qualsiasi tipo di zucchero, questo attiva un effetto domino nel cervello che scatena una sensazione di ricompensa. Il consumo eccessivo di zucchero può generare effetti di dipendenza nel cervello, ma una fetta di torta ogni tanto non potrà mai far male a nessuno!

Perché è bene non esagerare?

Lo zucchero è l’ingrediente dalle peggiori potenzialità.

Gli zuccheri aggiunti (come il saccarosio e lo sciroppo di fruttosio) contengono un sacco di calorie senza alcuna sostanza nutriente essenziale. Per questo motivo, vengono chiamati calorie vuote. Non ci sono proteine, grassi essenziali, vitamine o minerali nello zucchero, solo pura energia. Quando una persona assume fino al 10-20% di calorie, come lo zucchero, questo può diventare un problema importante e può contribuire a far sviluppare delle carenze nutrizionali. Lo zucchero fa anche molto male ai denti, perché fornisce energia facilmente digeribile per i cattivi batteri della bocca.

Lo zucchero può causare insulino-resistenza

L’insulina è un ormone molto importante nel corpo. Esso consente al glucosio (zucchero nel sangue) di entrare nelle cellule sanguigne per inviare la giusta quantità di zucchero. Quando il glucosio nel sangue è troppo, diventa altamente tossico e questa è uno dei disturbi che portano al diabete. In questo caso, l’insulina smette di funzionare come dovrebbe e le cellule diventano resistenti al glucosio.

Questo problema è anche conosciuto come insulino-resistenza ed è uno degli stadi precedenti allo sviluppo delle malattie metaboliche o cardiovascolari, tra cui il diabete di tipo II. Molti studi dimostrano che il consumo di zucchero è associato alla resistenza all’insulina, soprattutto quando viene consumato in grandi quantità.

L’insulino-resistenza si può trasformare nel diabete di tipo II

Quando le nostre cellule diventano resistenti agli effetti dell’insulina, gli zuccheri nel sangue cronicamente elevati possono causare gravi danni.

La resistenza all’insulina peggiora progressivamente e il pancreas non riesce più a tenere il passo con la domanda di produzione di insulina per mantenere i livelli di zucchero nel sangue bassi. A questo punto, i livelli di zucchero nel sangue aumentano vertiginosamente e viene diagnosticato il diabete di tipo II.

Dato che lo zucchero può causare la resistenza all’insulina, non è sorprendente vedere che le persone che bevono bevande zuccherate hanno fino all’83% in più di probabilità di prendere il diabete di tipo II.

Lo zucchero può far sviluppare il cancro

Il cancro è una delle principali cause di morte in tutto il mondo ed è caratterizzato da una crescita incontrollata e dalla moltiplicazione delle cellule. L’insulina è uno degli ormoni chiave nella regolazione questo tipo di crescita. Per questa ragione, molti scienziati ritengono che avere dei livelli di insulina costantemente elevati (una conseguenza del consumo di zucchero) può contribuire allo sviluppo del cancro.

Inoltre, i problemi metabolici sono associati con il consumo di zucchero sono un segnale di un’infiammazione, un’altra potenziale causa del cancro.

Diversi studi dimostrano che le persone che assumono molti zuccheri hanno un rischio molto più elevato di ammalarsi di cancro.

 

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Scritto da Valerio Gestri | Blogger

Laureato in Lettere Moderne, ho una pluriennale esperienza nella redazione di contenuti. Dopo aver lavorato come redattore cartaceo e multimediale, collaboro come freelance, coltivando le mie passioni: la scrittura e l'informazione!.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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