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Di che colore è la vostra pipì?

Andrea Salvadori | Blogger

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2017

Quello che c'è da sapere sulla pipì

Tutti la fanno, ma nessuno ne parla. Eppure ci sono molte cose da sapere sulla pipi: colore, odore e quantità sono solo alcune delle variabili che rappresentano indizi importanti sulla nostra salute.

La vescica contiene di solito tra i 50 e i 500 millilitri di urina. Quando è piena circa a metà, i ricettori iniziano a segnalare al cervello che è ora di svuotarla. Ma cosa dobbiamo sapere di tutto questo processo?

Ecco le cose principali.

Quante volte bisognerebbe urinare?

Durante le 24 ore, bisognerebbe urinare 6-8 volte. Se lo fate di più, può dipendere dai seguenti motivi:

  • bevete troppo liquido;
  • bevete molta caffeina (diuretico naturale);
  • avete una vescica iperattiva;
  • avete un’infezione della vescica;
  • avete un problema con la prostata;
  • avete i muscoli del pavimento pelvico deboli (di solito a causa del parto).

Perché ha un colore giallo?

I reni rompono l’emoglobina, che fa parte dei globuli rossi, in diverse parti e durante questo processo vengono rilasciati i rifiuti del sangue. Uno di questi si chiama urochrome ed è di colore giallo. Per questo il colore della nostra pipì può oscillare tra il giallo pallido e il giallo paglia: se è troppo chiara significa forse che beviamo troppo, se è troppo scura che beviamo poco.

Perché quando si invecchia si fa più pipì?

Le donne di età superiore ai 60 anni hanno necessità di andare in bagno almeno una volta durante la notte. Quando dormiamo, il nostro cervello dice al nostro corpo di rilasciare un ormone noto come ormone antidiuretico o ADH. Questo ormone aiuta il corpo a trattenere i liquidi in modo da non sentire lo stimolo della pipì. Quando si invecchia, il corpo produce meno ADH e quindi si trattengono meno i liquidi durante la notte.

L’urina è davvero sterile?

Un errore comune è pensare che l’urina è che sia in qualche modo “sterile”. Niente di più sbagliato: anche quando siamo totalmente sani e non vi è alcuna infezione attiva nel tratto urinario, i batteri sono sempre presenti nelle urine.

Perché abbiamo lo stimolo a urinare durante un rapporto sessuale?

Questa sensazione è un fenomeno comune per le donne, ma fisicamente impossibile per gli uomini. Quando un uomo sta per eiaculare, infatti, l’apertura della vescica si chiude per far sì che lo sperma possa essere rilasciato.

Nelle donne, invece, la vagina e la vescica sono molto vicine. La stimolazione sessuale può stimolare anche la vescica. Di conseguenza, una donna può sentire la necessità di urinare durante l’atto sessuale, fino perfino perdere l’urina.

Fa davvero male tenere la pipì?

Il cervello inizia ad avvisare che è ora di andare in bagno quando la vescica è piena più o meno a metà. Da quel momento possiamo ancora trattenerla per un po’ di tempo. Secondo uno studio della Columbia University, New York, non esiste il rischio di una rottura della vescica o di un’infezione. L’unico rischio sembra essere quello di farsela addosso, poiché arriverà un momento il cui le esigenze del corpo supereranno il controllo del cervello.

Perché la gravidanza e il parto causano l’incontinenza?

Avere bambini può indebolire i muscoli e altri tessuti connettivi e allungarli per far posto al bambino, senza che possano più tornare come prima. Inoltre, la gravidanza e l’utero in espansione possono aggiungere una pressione supplementare sulla vescica. In generale, più grande è il bambino più è probabile che una donna avverrà l’incontinenza durante la gravidanza e dopo il parto. Ci sono molti trattamenti disponibili per ridurre l’incontinenza dopo il parto, come esercizi che si concentrano sul rafforzamento dei muscoli del pavimento pelvico o vere e proprie terapie sulla parte interessata.

Tenete sempre d’occhio la vostra pipì. E ricordate di consultare il medico nel caso doveste riscontrare alcuna sospetta variazione!

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Andrea Salvadori | Blogger
Scritto da Andrea Salvadori | Blogger

Amo la musica, i viaggi e scrivere. La prima potrebbe farmi compagnia 24 ore al giorno, i viaggi sono il mio modo per rigenerarmi e imparare, la scrittura il mezzo per esprimermi in modo ordinato e fermare il tempo.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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