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Le uova fanno male a chi soffre di colesterolo alto: vero o falso?

Roberta Nazaro

Ultimo aggiornamento – 21 Marzo, 2018

Uova e colesterolo: le uova fanno male a chi soffre di colesterolo?

Le uova sono uno degli alimenti più nutritivi che possiamo trovare sul nostro pianeta. Basta immaginare che un uovo intero contiene tutti gli elementi nutritivi necessari a rendere una singola cellula un pulcino, previa fecondazione.

Proprio per questo motivo, le uova, e in particolar modo i tuorli, hanno una pessima reputazione tra coloro che soffrono di colesterolo alto. Si pensa infatti che gli alimenti ricchi di colesterolo innalzino i livelli di colesterolo presenti nel sangue, che a loro volta possono causare problemi cardiaci.

In realtà, la questione è più complessa e, grazie a delle recenti ricerche, uova e colesterolo sono stati riabilitati. Vediamo perché anche chi ha il colesterolo alto può mangiare le uova.

Chi soffre di colesterolo alto non deve mangiare le uova? Falso!

Ebbene sì, anche chi è ipercolesterolemico può mangiare due uova a settimana senza che ciò comporti alcun tipo di problema. Grazie a un recente studio, a opera dei ricercatori della University of Sidney, si è provato che le uova non sono dannose per la salute e non aumentano in modo significativo i livelli di colesterolo nel sangue.

La ricerca ha infatti evidenziato che il problema non è il quantitativo di colesterolo contenuto nei tuorli, ma il tipo di grassi che si assumono con la dieta. La sperimentazione ha suddiviso in due gruppi i partecipanti allo studio. Il primo gruppo ha mangiato due uova al giorno per sei giorni a settimana, mentre il secondo meno di due uova ogni sette giorni. Tutti i partecipanti, tuttavia, dovevano seguire una dieta a base di grassi insaturi, ossia i grassi buoni, a scapito dei grassi saturi.

I risultati sono stati sorprendenti. Infatti, il primo gruppo, quello che ha seguito la dieta delle uova, non ha presentato un aumento dei livelli del colesterolo, come invece ci si aspettava.

Le uova fanno male? Falso!

Grazie allo studio, è stato inoltre dimostrato che il consumo settimanale di uova, 2-6 alla settimana, aumenta i livelli di colesterolo HDL, cioè quello buono. Nel 70% dei soggetti che hanno preso parte allo studio non è stato registrato nessun aumento del colesterolo totale o del colesterolo LDL, ossia quello dannoso per la salute del cuore e dell’apparato cardiocircolatorio.

Per di più, anche chi soffre di diabete di tipo 2 può beneficiare delle uova, in quanto sono ricche di:

  1. Antiossidanti, come la luteina, che riducono il rischio di patologie agli occhi, come degenerazione maculare e cataratta
  2. Colina, detta anche vitamina, nutriente essenziale in relazione ai fosfolipidi e alla sintesi di neurotrasmettitori
  3. Proteine animali, che migliorano la massa muscolare e la salute delle ossa

Le uova fanno bene a chi soffre di colesterolo alto?

Infine, numerosi studi hanno dimostrato che le uova prolungano il senso di sazietà, favorendo quindi la perdita di peso.

Tutti i grassi sono uguali? Falso!

La ricerca ha evidenziato che è più importante consumare alimenti con pochi grassi saturi, piuttosto che eliminare gli alimenti ricchi di colesterolo dall’alimentazione.

Nel tuorlo, infatti, sono presenti circa 5 grammi di grassi, la stessa quantità presente in un cucchiaio di olio e burro, dei quali più della metà sono insaturi. Un alimento abbastanza innocuo, quindi, rispetto a patatine fritte e pizze farcite.

Il colesterolo degli alimenti fa male? Falso!

Secondo delle recenti ricerche, solo il 15-20% dei livelli di colesterolo del sangue è influenzato dalla dieta. La restante percentuale è prodotta dal fegato in modo del tutto naturale e solo alcuni tipi di farmaci possono ridurlo.

Per esempio, se una persona ha il colesterolo a 250 mg/dl, eliminare il colesterolo assunto per via alimentare (il famoso 20%) riporterebbe i valori nella norma. Se un soggetto è sano non ha bisogno di evitare gli alimenti con il colesterolo, ma dovrebbe piuttosto focalizzarsi nel seguire una dieta varia e ricca di grassi insaturi.

Più colesterolo si assume, più i livelli si alzano? Falso!

Il colesterolo ha ormai assunto un’accezione del tutto negativa. Quando si sente parlare di colesterolo, si pensa automaticamente a farmaci, infarti, dieta per il colesterolo e morte prematura.

Tuttavia, la verità è che il colesterolo è una molecola importantissima per l’organismo, talmente importante che è il corpo stessa a produrla, attraverso un metodo molto elaborato. Il colesterolo è una struttura molecolare essenziale per ogni singola membrana cellulare. Inoltre, è utilizzato dall’organismo per creare gli ormoni steroidei, come testosterone, estrogeni e cortisolo.
Inoltre, quando si consumano molti alimenti a base di colesterolo, il fegato risparmia le sue energie e comincia a produrne in quantità minori, proprio perché entra nell’organismo grazie alla dieta.

Tutte le uova sono uguali? Falso!

Quale uovo contiene più colesterolo? È importante tenere presente che non tutte le uova sono uguali. La maggior parte delle uova che si compra al supermercato proviene da galline allevate a livello industriale e alimentate con mangimi a base di cereali.

Le uova più sane sono quelle arricchite di omega 3 e che provengono da galline allevate al pascolo. Tuttavia, la differenza tra le uova non è nel colore del guscio. In molti pensano che le uova senza colesterolo siano quelle col guscio bianco. Niente di più errato. Questa credenza popolare potrebbe derivare dal fatto che il bianco dell’uovo (e non l’uovo bianco) sia a basso contenuto di colesterolo, ma molto proteico.

Dunque, mangiare le uova è un’abitudine sana, ma come sempre l’eccesso è altamente sconsigliato, soprattutto per chi ha problemi con il colesterolo. Affermare che uova e colesterolo non siano affatto dannosi potrebbe far generare delle abitudini alimentari molto pericolose per l’organismo.

Per concludere, riabilitiamo le uova nella dieta, ma con moderazione, facendo attenzione a scegliere gli alimenti giusti a scapito di quelli che fanno sicuramente male alla salute.

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Roberta Nazaro
Scritto da Roberta Nazaro

Sono insegnante di inglese e traduttrice, con laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica e specialistica in Dinamiche Interculturali della Mediazione Linguistica presso l'Università del Salento. L'interesse per l'ambito medico mi ha portata al conseguimento del Master in Traduzione Specialistica in Medicina e Farmacologia conseguito presso il CTI di Milano.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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