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Strabismo: curarlo è possibile?

Giulia Agnolucci | Studentessa di Medicina

Ultimo aggiornamento – 28 Maggio, 2018

Lo strabismo, chiamato anche popolarmente “occhio pigro”, è una malattia della vista nota a tutti e facilmente riconoscibile. Alcune popolazioni primitive consideravano le persone affette da strabismo come toccate dagli dei, infatti si narra che Venere, la stessa dea della bellezza, avesse questo difetto che non le impediva però di ammaliare col suo sguardo schiere di uomini.

Con il termine strabismo, infatti, si indica qualsiasi distorsione dell’occhio o degli occhi dal loro asse naturale che si manifesta proprio con il classico occhio “storto”. Esistono vari tipi di strabismo, generalmente distinti in base alla posizione assunta dall’occhio. I più comuni sono:

  • strabismo convergente, con l’occhio orientato verso l’interno;
  • strabismo divergente, con l’occhio verso l’esterno;
  • strabismo verticale, con occhio rivolto in alto o in basso.

Quali sono i sintomi?

Oltre al ben evidente difetto estetico, questa malattia ha tutta una serie di conseguenze importanti; ad esserne colpiti possono essere sia adulti che bambini: si stima che ne soffra circa il 4% dei bambini, mentre è più raro negli adulti.

Nel neonato fino ai 5-6 mesi un lieve grado di strabismo è di solito considerato normale; negli anni successivi, però, i genitori devono avere un’attenzione: i bambini infatti hanno il sistema nervoso centrale ancora in via di sviluppo e solo raramente si lamentano quando compaiono i primi sintomi dello strabismo. Lo strabismo, e di conseguenza il mancato allineamento dei due occhi, provoca una fastidiosissima visione doppia che è sicuramente il primo campanello d’allarme per un adulto; nei bambini molto piccoli invece spesso non si riscontra questo sintomo proprio perché il loro cervello riesce ad adattarsi molto bene a questa condizione, “fondendo” le due immagini che gli provengono dagli occhi e portando come conseguenza un graduale inutilizzo dell’occhio malato, da cui il termine di “occhio pigro”.

È quindi consigliabile sottoporre i bambini a una prima visita oculistica entro i 2-3 anni, così da rilevare ed eventualmente risolvere queste situazioni.

Nell’adulto, oltre alla comparsa della visione doppia, lo strabismo porta spesso anche nausea e vertigini e un atteggiamento della testa che tende ad inclinarsi dalla parte opposta verso cui è deviato l’occhio per cercare di attenuare il disturbo.

Quali sono le cause?

Le cause dello strabismo possono essere di varia natura. I nostri occhi sono finemente controllati da numerosi piccoli muscoli e da nervi che ne controllano i movimenti: lesioni o traumi che interessano gli uni o gli altri hanno effetti evidenti sugli occhi e sulla vista in generale.

Nei bambini, lo strabismo può presentarsi in bambini perfettamente sani e può dipendere da vizi e atteggiamenti non corretti, come l’ipermetropia; tuttavia ci possono essere anche cause più gravi, infatti lo strabismo si riscontra spesso in bambini affetti da paralisi cerebrali, sindrome di Down o tumori del cervello.

Negli adulti, invece, le cause più frequenti di strabismo sono traumi che compromettono la funzionalità dei nervi o dei muscoli per gli occhi, problemi neurologici, ma anche malattie endocrine, come il morbo di Graves, associato a ipertiroidismo.

Come si cura?

L’obiettivo principale nel curare lo strabismo è quello di riportare gli occhi ad avere lo stesso allineamento così da permettere una vista migliore.

Spesso il primo passo per curare lo strabismo, anche nei bambini, prevede l’applicazione di una benda sull’occhio sano, così da costringere l’occhio pigro a compiere il suo lavoro e a ritrovare la sua corretta funzione; per questo scopo si possono anche utilizzare occhiali o lenti a contatto con gradazioni specifiche che stimolino l’occhio a ritrovare il suo corretto allineamento.

Molto utile per recuperare la visione è allenare l’occhio con una vera e propria ginnastica: questi esercizi, che devono essere introdotti e svolti per le prime volte sempre su consiglio e seguiti da un medico specialista così da eseguirli in maniera corretta, sono semplici, ma efficaci e possono anche essere fatti praticare ai bambini come un vero e proprio gioco.

In molti casi l’impiego di occhiali o lenti adatte e la pratica degli esercizi aiuta notevolmente a risolvere il problema, tuttavia se lo strabismo dovesse persistere si può ricorrere alla chirurgia che corregge il difetto in maniera efficace nel 95% dei casi.

 

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Giulia Agnolucci | Studentessa di Medicina
Scritto da Giulia Agnolucci | Studentessa di Medicina

Sono una studentessa di medicina, da sempre appassiona del corpo umano e con una grande passione per la letteratura; concilio questi due grandi amori qui su Pazienti.it, cercando con la scrittura di promuovere la salute, con un'attenzione particolare alla prevenzione.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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