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Stanchezza e anemia? Ecco il legame con la celiachia

Chiara Tuccilli | Biologa e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche

Ultimo aggiornamento – 21 Marzo, 2018

Anemia da celiachia e stanchezza cronica: ecco il legame

È sempre più facile trovare prodotti privi di glutine sugli scaffali dei supermercati e dei negozi di alimentari per venire incontro alle esigenze dei soggetti celiaci. Ma cos’è la celiachia e quali disturbi sono a essa associati? Cerchiamo di analizzare quei campanelli di allarme che potrebbero rappresentare un sintomo della celiachia: anemia e stanchezza. Inquadreremo le cause dell’anemia da celiachia e il rapporto tra celiachia e stanchezza cronica.

La celiachia e i suoi effetti sull’intestino

La celiachia è una malattia cronica, nella quale il glutine –  un complesso alimentare costituito principalmente da proteine,
e tipicamente contenuto in alcuni cereali – causa una risposta immunitaria anomala e abnorme nella mucosa intestinale, che viene così danneggiata. La sua incidenza è aumentata nel corso degli ultimi 50 anni e si ritiene che i fattori scatenanti della patologia siano immunologici, genetici e ambientali.

I danni provocati dalla celiachia sono a carico del piccolo intestino, la cui mucosa cambia morfologia presentandosi infiammata, con villi di ridotte dimensioni o del tutto assenti e iperplasia delle cripte di Lieberkühn.

I danni prodotti sulla mucosa intestinale sono la causa per cui chi è affetto da celiachia sviluppa malassorbimento di uno o più nutrienti, che si manifesta con sintomi tipici della deficienza di un certo nutriente. Il malassorbimento è dovuto alla riduzione della superficie intestinale, per la progressiva riduzione e perdita dei villi.

Solo una piccola percentuale di individui celiaci presenta la forma classica della malattia, con diarrea, steatorrea, perdita di peso, e le manifestazioni tipiche della carenza nutrizionale. Nella maggior parte dei casi, infatti, la celiachia si mostra in forma atipica o in forma silente (cioè asintomatica). Le manifestazioni sintomatiche delle forme atipiche non sono immediatamente riconducibili al malassorbimento intestinale, poiché si tratta di manifestazioni extra-intestinali, ad esempio osteopenia, infertilità, sintomi neurologici, anemia e stanchezza cronica.

Anemia da celiachia: di cosa si tratta

L’anemia da celiachia è una possibilità frequente ma, come detto in precedenza, non è scontato che la celiachia sia individuata come la causa dell’anemia se si soffre di celiachia atipica.

L’anemia è la condizione in cui si manifesta una riduzione dei livelli di emoglobina, la proteina che trasporta l’ossigeno ai tessuti, rimuovendo l’anidride carbonica. Per poter svolgere la sua funzione, l’emoglobina ha bisogno di un gruppo chimico, chiamato gruppo eme, nel cui centro è presente un atomo di ferro. Il ferro del gruppo eme è responsabile del legame dell’emoglobina all’ossigeno e all’anidride carbonica.

Negli adulti, il contenuto totale di ferro è di circa 4-5 g, di cui 2,5 g sono contenuti nell’emoglobina. Il resto del ferro, invece, si trova nei depositi tissutali e viene mobilizzato all’occorrenza. Nei casi di carenza di ferro non è più possibile far fronte alle richieste dell’organismo e la quantità di emoglobina prodotta si riduce, sviluppando così l’anemia.

Esistono diversi tipi di anemia e quella da carenza di ferro è detta anemia sideropenica. La carenza di ferro può essere dovuta a uno scarso apporto di questo nutriente con l’alimentazione, a eccessive perdite di sangue o ad alterazioni dell’assorbimento intestinale.

Le alterazioni dell’assorbimento intestinale sono la ragione per cui esiste un legame tra anemia da carenza di ferro e celiachia. Il ferro, infatti, viene assorbito nel duodeno, la porzione di intestino che subisce danni con la celiachia. Quando non vi sono danni all’intestino tali da causare malassorbimento, il ferro introdotto con la dieta viene normalmente assorbito. La principale fonte di ferro è rappresentata dagli alimenti di origine animale, ma si assume anche con le verdure a foglia verde scura e con i legumi. A tal proposito, è utile ricordare che l’assorbimento del ferro è migliorato con l’assunzione di vitamina C, che si trova in agrumi, peperoni, broccoli e lattuga.

La carenza di ferro, però, non è l’unica ragione per cui si sviluppa l’anemia da celiachia. Anche la carenza di vitamina B9 (acido folico) e di vitamina B12, infatti, sono causa di anemia. Le due vitamine sono assorbite nel piccolo intestino, ragione per cui gli individui celiaci possono presentare deficit di questi nutrienti e sviluppare anemia.

Celiachia e stanchezza fisica: ecco il legame

L’anemia è di per sé una condizione che predispone ad avvertire particolarmente la stanchezza, perciò è facile che gli individui celiaci anemici lamentino spesso l’affaticamento. Tuttavia, la stanchezza cronica può presentarsi anche senza anemia.

La stanchezza cronica da celiachia, infatti, è considerata un altro sintomo extra-intestinale, noto anche come astenia. Quando si parla di astenia non si fa riferimento a ciò che normalmente indichiamo come stanchezza, per esempio a seguito di uno sforzo prolungato o di una giornata intensa, ma alla sensazione di stanchezza anche a riposo.

Tra le varie cause di astenia rientrano il malassorbimento dei nutrienti, tipico della malattia celiaca, ma anche la tiroidite autoimmune, spesso associata alla celiachia, e la depressione.

Il rapporto tra celiachia e astenia non è limitato solo a celiachia e stanchezza fisica, ma può estendersi anche a livello nervoso fino ad arrivare a palesarsi come sindrome da fatica cronica, caratterizzata da:

  • Stanchezza fisica profonda e cronica
  • Alterazioni cognitive e del sonno
  • Cefalea
  • Dolori articolari e muscolari

La condizione può diventare invalidante, incidendo grandemente sulla qualità di vita. Non sono note le cause scatenati della sindrome, ma è stata osservata un’associazione con la celiachia.

Come abbiamo visto, la celiachia non è solo una malattia che produce sintomi intestinali, ma è responsabile di molti altri sintomi e, se non trattata, può avere anche serie complicazioni. Con l’eliminazione del glutine dall’alimentazione si migliora notevolmente la qualità di vita, riducendo anche la stanchezza cronica e l’anemia da celiachia.

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Chiara Tuccilli | Biologa e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche
Scritto da Chiara Tuccilli | Biologa e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche

Da sempre interessata alla divulgazione scientifica e con un'implacabile sete di conoscenza che vorrei condividere, sono Biologa, laureata in Biotecnologie Mediche e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche. Svolgo sia attività libero professionale di Biologo Nutrizionista sia attività di ricerca, presso l’Università "La Sapienza" di Roma.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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