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Porro, l’antibiotico naturale contro l’influenza stagionale

Chiara Tuccilli | Biologa e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche

Ultimo aggiornamento – 07 Maggio, 2021

porro: antibiotico naturale per l'influenza stagionale

Febbre, mal di testa, naso chiuso, muscoli dolenti, tosse, debolezza. L’influenza può essere davvero spossante, obbligandoci per interi giorni distesi sul letto o sul divano.

Una vera seccatura, insomma, che predispone anche a contrarre più facilmente alcune infezioni batteriche che colpiscono l’apparato respiratorio. Particolarmente a rischio per le complicanze dell’influenza sono i bambini, gli anziani e i malati cronici.

La natura, però, ci ha dato qualche alleato per proteggerci dai virus e dai batteri. Esistono, infatti, degli alimenti che possono essere considerati come veri e propri antibiotici naturali: tra questi troviamo il porro, ricco di allicina.

Le proprietà del porro

Il porro è un vegetale appartenente al genere Allium, così come l’aglio e le cipolle. Ha un sapore delicato e per le proprietà nutrizionali entra di diritto in una dieta salubre: ha poche calorie, è ricco di vitamine (K, A, C, e del gruppo B), apporta ferro, magnesio, calcio e potassio. Inoltre, il porro contiene un antibiotico naturale: l’allicina.

Insomma, per le sue proprietà, introdurre il porro nella dieta significare scegliere un valido alleato per proteggerci dalle infezioni, migliorando al contempo la salute del cuore, dell’intestino, delle ossa e degli occhi. Inoltre, poiché contiene una buona quantità di folati, il porro è un alimento utile persino durante la gravidanza.

Perché il porro aiuta a combattere le infezioni

L’allicina è uno dei principi attivi dei vegetali del genere Allium ed è responsabile del loro odore caratteristico, così come delle loro proprietà salutari. Questa è prodotta attraverso una reazione enzimatica condotta dall’enzima allinasi, il quale converte l’alliina, un amminoacido non proteinogenico e inodore che si trova nel porro, in allicina. L’enzima si attiva quando il vegetale viene rotto meccanicamente (tagliato o pestato): ecco perché sentiamo l’odore caratteristico solo quando ci accingiamo a cucinare questi ortaggi squisiti.

In particolare, i vegetali del genere Allium utilizzano l’allicina come molecola di difesa dai parassiti, perciò ha attività antisettica e antimicrobica. Essa è attiva contro un ampio spettro di microrganismi (batteri, funghi e virus), compresi alcuni patogeni resistenti agli antibiotici, come lo Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA).

Oltre all’azione diretta contro i patogeni, l’allicina sembra avere anche la capacità di modulare il sistema immunitario. Diverse evidenze scientifiche suggeriscono che stimoli l’attività delle cellule immunitarie (soprattutto dei linfociti T) durante le infezioni e svolga un ruolo anti-infiammatorio. Da qui l’utilità di consumare il porro per fornire al sistema immunitario un aiuto nel periodo invernale, quando si è più a rischio influenza.

Tutti i benefici dell’allicina

I benefici del porro si estendono anche alla salute del sistema cardiovascolare. L’allicina a basse dosi ha azione anti-ossidante, esplicata attraverso l’attivazione di un sistema molecolare, chiamato Nrf2/Keap1, importante sia nelle malattie cardiovascolari sia in quelle neurodegenerative. Sembra inoltre ridurre la quantità di colesterolo LDL ossidato, il principale responsabile dalla formazione delle placche aterosclerotiche, oltre a svolgere un ruolo fondamentale nell’attenuare il declino cognitivo e la perdita di memoria.

Un altro beneficio del porro per la salute del sistema cardiocircolatorio è la capacità di ridurre la sintesi dei lipidi. Due importanti enzimi (acetil-CoA sintetasi e squalene monoossigenasi) della via biosintetica del colesterolo, infatti, vengono inibiti dall’allicina, riducendo così i livelli plasmatici di questo lipide.

Il porro, inoltre, ha una azione anti-ipertensiva e contrasta l’aggregazione piastrinica, strettamente connesso all’ischemia. L’attività anti-ipertensiva dell’allicina è mediata dai prodotti della sua degradazione, in particolare dal solfuro di idrogeno. Quest’ultimo costituisce un segnale per la regolazione della pressione sanguigna, determinandone la diminuzione grazie all’azione sulle cellule della muscolatura liscia dei vasi.

Insomma, un gran numero di effetti per una sola molecola! Ma c’è di più, e lo si è visto attraverso degli studi condotti sull’aglio.

Non dimentichiamoci dell’aglio!

Parente stretto del porro, l’aglio è un alleato della salute di cui si conoscono i benefici da lunghissimo tempo. Impiegato nella medicina popolare da secoli, all’aglio sono legate molte leggende (come la capacità di questo bulbo di tenere lontani i vampiri) e molti studi scientifici si sono concentrati su di esso.

Come il porro, l’aglio contiene allicina e beneficia di tutta la varietà di effetti di questa molecola.
 Gli studi hanno collegato il consumo di aglio con le proprietà anti-aggreganti piastriniche, con la modulazione del sistema immunitario, con la riduzione selettiva del triacilglicerolo, delle concentrazioni di colesterolo totale e LDL (senza alcuna alterazione dei livelli di colesterolo HDL) e con tutte le altre proprietà già viste per il porro.

Non solo, le evidenze epidemiologiche correlano positivamente il consumo di aglio con una riduzione dell’incidenza di vari tipi di cancro. A livello molecolare, è stato scoperto che l’allicina induce la morte delle cellule tumorali. Curare il cancro con l’allicina o con il consumo di aglio, però, non è certo una possibilità, perché l’allicina viene degradata troppo rapidamente dall’organismo per svolgere un’azione farmacologica contro le cellule tumorali. L’effetto è, quindi, esclusivamente protettivo.

In conclusione, introdurre il porro e l’aglio nella dieta è una buona idea, soprattutto con l’arrivo dell’influenza, per dare una mano al sistema immunitario.Abbiamo visto anche che i benefici del porro, dell’aglio e degli altri vegetali del genere Allium sono molteplici, grazie alla presenza dell’allicina e di altri importanti nutrienti e molecole. Qualcuno, però, deve fare attenzione al loro consumo. In particolare chi assume terapie antiaggreganti e anticoagulanti, chi soffre di ulcera gastrica o malattia da reflusso e, ovviamente, chi è allergico a questi alimenti!

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Chiara Tuccilli | Biologa e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche
Scritto da Chiara Tuccilli | Biologa e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche

Da sempre interessata alla divulgazione scientifica e con un'implacabile sete di conoscenza che vorrei condividere, sono Biologa, laureata in Biotecnologie Mediche e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche. Svolgo sia attività libero professionale di Biologo Nutrizionista sia attività di ricerca, presso l’Università "La Sapienza" di Roma.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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