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Perché le bambine credono che i maschi siano più intelligenti

Tania Catalano | Biologa

Ultimo aggiornamento – 12 Giugno, 2017

stereotipi di genere: come influenzano

Secondo una ricerca condotta su stereotipi di genere, le bambine fino a sei anni di età, tendono a credere che l’intelligenza sia un tratto che appartenga più ai maschi che alle femmine.

Lo studio mette in evidenza come i bambini possono essere influenzati da stereotipi di genere, preconcetti e luoghi comuni, come l’idea che l’intelligenza sia più comune nei maschi.

Cosa sono gli stereotipi di genere?

Gli stereotipi sono un insieme di credenze e caratteristiche solitamente associate, a priori, ad una categoria di persone, anche senza motivazione. Un esempio di stereotipo è che gli ebrei sono grandi risparmiatori o che i siciliani sono mafiosi.

Gli stereotipi di genere sono idee che fanno distinzione fra sesso femminile e sesso maschile, facendo riconoscere alcuni atteggiamenti come più adatti al sesso maschile piuttosto che a quello femminile e viceversa.

Queste convinzioni hanno il potere di condizionare le scelte e i comportamenti in modo subdolo, spesso senza che chi ne subisce l’influenza se ne renda conto. Per esempio, possono indirizzare le aspirazioni di carriera delle ragazze verso studi umanistici, mentre indirizzano i ragazzi verso carriere scientifiche e tecnologiche.

Come fanno gli stereotipi a influenzare una persona?

L’identità di genere si costruisce nelle primissime fasi dell’infanzia attraverso l’interazione con famiglia, asilo, televisione, cartoni animati, favole. Tutto ciò contribuisce a tramandare l’orientamento dei generi.

Siamo talmente abituati agli stereotipi che non riusciamo più a distinguerli.

Uno studio pubblicato sulla rivista “Science“, condotto da ricercatori di tre università statunitensi su ben 400 bambini, la metà dei quali erano di sesso femminile, ha sondato quanto gli stereotipi di genere possano influenzare l’idea di intelligenza e capacità dei bambini.

  • Nella prima prova, a un gruppo di 96 bambini e bambine di cinque, sei e sette anni di età, è stata letta la storia di una persona altamente intelligente. Successivamente, i bambini sono stati invitati a indovinare il sesso del protagonista della storia.
  • Nella seconda prova venivano presentate delle immagini raffiguranti coppie di adulti, alcune coppie dello stesso sesso, altre coppia di sesso opposto e sono stati invitati a scegliere quali coppie sono state considerate altamente intelligenti.
  • Infine, nella terza prova, ai bambini è stato chiesto di abbinare alcuni oggetti e tratti che delineano intelligenza a immagini di uomini e donne.

I risultati di tale esperimento, hanno mostrato che le bambine di cinque anni di età associavano l’intelligenza al loro stesso genere esattamente nella stessa misura dei coetanei di sesso maschile. Tuttavia, nei bambini di sei e sette anni, le femminucce dimostravano di associare maggiormente l’intelligenza al sesso maschile.

Questi risultati hanno dimostrato quanto stereotipi di genere influenzino l’autostima dei bambini e che, quindi, i bambini piccoli devono essere protetti da stereotipi di genere inculcati dalla società.

Le convinzioni influiscono sull’autostima?

Anche a scuola le bambine, di età compresa tra sei e sette anni, sembrano avere la tendenza ad avere maggiore stima per i bambini di sesso maschile, considerandoli più intelligenti e in grado di prendere voti migliori.

Le credenze possono compromettere significativamente l’autostima dei bambini, comportando problemi futuri nel rapporto con se stessi e con gli altri. Gli studiosi che hanno portato avanti la ricerca, sperano che lo studio aiuterà nello sviluppo di interventi per impedire che queste idee influenzino le scelte di carriera delle donne.

Nick Chambers, amministratore delegato dell’associazione per l’istruzione, ha accolto con entusiasmo la ricerca, sottolineando l’importanza per i bambini delle scuole primarie di essere esposti a una vasta gamma di modelli di ruolo in modo da dimostrare l’assoluta uguaglianza di capacità tra sesso maschile e sesso femminile nello svolgimento di qualsiasi mansione.

Il ruolo della scuola e degli insegnanti

Gemma Moss, professore d’istruzione presso l’Università di Bristol, ha affermato che, mentre la ricerca mette in evidenza la questione importante degli stereotipi di genere, non esplora quanto la percezione dei bambini nei confronti dei loro risultati o la percezione del loro insegnante rispetto alle loro capacità, potrebbero influenzare i loro atteggiamenti.

Il giudizio negativo di un insegnante nei confronti delle capacità di un bambino può diventare la principale causa di grave perdita di autostima, anche nelle fasi seguenti della crescita, con gravi ripercussioni sulle scelte future e sulle capacità di relazionarsi con gli altri. La considerazione di se stessi è certamente influenzata dai giudizi altrui, espressi apertamente o percepiti.

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Tania Catalano | Biologa
Scritto da Tania Catalano | Biologa

Sono laureata in Scienze Biologiche e sto per conseguire la laurea Magistrale in Biologia Sanitaria e Cellulare Molecolare. Nei lavori di stage presso diversi laboratori di analisi biochimico cliniche ho approfondito la diagnostica clinica e immunologica. Mi occupo di giornalismo medico scientifico e approfondisco spesso la relazione tra nutrizione e patologie cronico-degenerative.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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Tania Catalano | Biologa
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