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Perché è meglio stare lontani dalle persone che si lamentano

Redazione

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

cattivo umore: contagiarlo

Dr.ssa Martina Valizzone, specialista in psicologia. 


Vi è mai capitato di sentirvi tristi o nervosi, perché qualcuno vi ha trasmesso negatività? Probabilmente sì, e non è un caso!

Abbiamo chiesto alla dr.ssa Martina Valizzone, psicologa, di spiegarci in che modo gli altri possono influenzare il nostro umore.

In che modo le persone ci influenzano?

Chi ci circonda può avere il potere di influenzare, nel bene o nel male, il nostro umore, le nostre decisioni e persino minare la fiducia che riponiamo in noi stessi.

Gli adulti che siamo oggi (o diventeremo) sono il risultato di una serie di incontri, eventi e circostanze che costituiscono il nostro vissuto. Partendo da questo assunto, il nostro modo di essere e i modelli comportamentali che abbiamo appreso e che fanno parte di noi, sono in gran parte determinati da fattori esterni e, quindi, dalle persone che abbiamo incontrato nel corso della nostra vita.

Soggetti che tendono a lamentarsi continuamente possono condizionare il nostro umore?

Avere a che fare con persone lamentose, pessimiste e vittimiste, può influenzare il nostro stato d’animo e il nostro modo di vedere le cose; a volte, basta la sola presenza di una persona con queste caratteristiche per influenzarci negativamente. Subire l’influenza quotidiana di persone con atteggiamenti negativi ci porta a interiorizzare alcuni di questi messaggi, che contribuiscono a minare la nostra autostima. I soggetti negativi hanno la capacità di rendere le persone che gli sono accanto tristi, senza speranza e angosciate.

Per capire quanto le persone negative possono influenzare il nostro vissuto quotidiano, recenti studi hanno affermato che sono sufficienti trenta minuti passati ad ascoltare lamentele, per far calare la capacità dell’ascoltatore di elaborare soluzioni e contemporaneamente fa innalzare i livelli di ansia percepiti.

Proteggersi da loro e imparare a gestire questa tipologia di persone a volte può diventare una vera e propria questione di sopravvivenza.

Cosa fare quando si ha vicino una “persona lamentosa”?

Come abbiamo visto, le persone che vivono accanto a noi non sempre sono una fonte di benessere. La cosa forse più importante da capire è che gli altri hanno il potere di influenzare la nostra vita, solo nella misura in cui noi decidiamo di dargli questo potere, e che noi giochiamo un ruolo attivo in questa scelta.

Abbiamo il potere e la facoltà di scegliere chi frequentare oppure con chi instaurare un rapporto intimo. Proprio per questo, è necessario selezionare con estrema attenzione chi avere accanto, in quanto ne va del nostro benessere psichico e interiore.

Bisogna scegliere con cura le persone con cui condividere il tempo, analizzandone il carattere, i comportamenti, le parole e i gesti. Se non possiamo evitare di frequentare persone negative a causa di vincoli di parentela, amicizia o vincoli lavorativi, è bene imparare a conviverci e, quindi, mettere in atto una serie di strategie utili a tenere a bada l’influenza che questi soggetti hanno su di noi.

Per farlo, è consigliabile manifestare nei loro confronti un’attitudine distaccata e distante, smettete di dare loro il potere di influenzare i vostri stati d’animo e, soprattutto, imparare a gestire le emozioni in loro presenza.

La miglior strategia da mettere in pratica è quella di mantenere un atteggiamento positivo nei confronti della vita, cercando di allontanare da sé situazioni e amicizie potenzialmente negative, ricercando (quando possibile) il lato buono nelle cose che ci circondano.

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Scritto da Redazione

La redazione di Pazienti.it crea contenuti volti a intercettare e approfondire tutte le tematiche riguardanti la salute e il benessere psificofisico umano e animale. Realizza news e articoli di attualità, interviste agli esperti, suggerimenti e spunti accuratamente redatti e raccolti all'interno di categorie specifiche, per chi vuole ricercare e prendersi cura del proprio benessere.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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