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Meningite: vaccino si o no?

Benedetta Borzillo | Blogger

Ultimo aggiornamento – 08 Luglio, 2015

Cosa sappiamo della meningite? Colpisce i nostri bambini, ma non solo. Fa paura, ma troppi genitori italiani credono ancora che si diffonda con le trasfusioni. Falsissimo! Un’indagine del Censis fa il punto della situazione.

Cos’è la meningite?

La meningite è un’infezione delle meningi, membrane che avvolgono cervello e midollo spinale. Non la si contrae con trasfusione di sangue o siringhe infette, come erroneamente crede il 14,7% dei genitori italiani – ma è causata da un batterio, il meningococco, e si trasmette per via respiratoria.

Soggetti a rischio?

Il 64,2% dei genitori sa che la meningite è un rischio per i più piccoli. Ma il 93,5% ignora che la seconda fascia d’età più colpita va dai 15 ai 25 anni.

I sintomi della meningite?

Febbre (79% dei genitori) e forti malditesta (35%). In pochi sanno riconoscere sintomi più specifici, come irrigidimento della nuca, convulsioni, sonnolenza. La meningite ha anche sintomi aspecifici – ma lo sa 1 genitore su 10.

Tempo di incubazione?

Tra le 24 e le 48 ore. Peccato che il 45,5% dei genitori italiani non lo sappia: il 21,9% pensa a una settimana – dieci giorni di incubazione; il 4,2% pensa a tempi ancora più lunghi.

Perché la meningite fa paura?

Perché si rischia la morte, ma anche il ritardo mentale, la paralisi, problemi motori. I genitori lo sanno? In parte. La maggioranza sa del rischio di morte, ma c’è meno consapevolezza degli altri terribili rischi.

Vaccino: si o no?

Il vaccino c’è, per due sierotipi, non è obbligatorio ma caldamente raccomandato ed è la nostra unica arma di prevenzione efficace contro la meningite.

Perché non è obbligatorio?

Perché in Italia si vuole favorire un approccio consapevole al vaccino. Il fatto che alcuni vaccini siano obbligatori e altri no, fa sembrare meno importanti quelli non obbligatori. Ma più sono i vaccinati, meno la malattia può circolare.

Pesano i pregiudizi (il 62% pensa che i vaccini possano causare l’autismo). Ma pesa anche la scarsa informazione: dal 2014 è disponibile il vaccino anche contro il meningococco B – ma lo sa meno di 1 genitore su 3.

C’è un problema di informazione?

L’indagine del Censis fotografa un serio problema di consapevolezza. Mancano campagne di informazione, sono troppe le incertezze tra i genitori italiani. Un esempio? Il 76,9% dei genitori afferma di vaccinare il proprio figlio contro la meningite, ma la copertura del vaccino contro il meningococco Hib 3 è quasi del 95%.

 

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Benedetta Borzillo | Blogger
Scritto da Benedetta Borzillo | Blogger

Scrivo, leggo, insegno e... ancora scrivo.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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