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Le cipolle tengono lontani virus e batteri: vero o falso?

Roberta Nazaro

Ultimo aggiornamento – 11 Ottobre, 2019

cipolle per influenza: un rimedio contro virus e batteri?

Ogni anno, nel pieno del picco influenzale, si diffondono le più disparate teorie per guarire da febbre e raffreddore. Tutto nella norma, se si prendono in considerazione i più comuni rimedi della nonna, come le tisane e il famoso brodo di pollo.

Tuttavia, nell’epoca della tecnologia e del sapere, spesso siamo disposti a credere in alcuni rimedi a tratti folkloristici. Le cipolle che purificano la stanza da virus e batteri è uno di questi.

In effetti, le cipolle possono essere un valido alleato per il nostro organismo e avere numerosi benefici per la nostra salute. Di certo, però, non possono intraprendere la difficile battaglia contro l’influenza. Vediamo di capire il perché.

Le cipolle assorbono i batteri e curano l’influenza. Falso!

Esiste una leggenda metropolitana, secondo la quale all’inizio del Novecento una famiglia si salvò dall’influenza spagnola dopo aver sistemato una coppa di cipolle in ogni stanza. Questi ortaggi avrebbero teoricamente assorbito il virus dell’influenza evitando l’infausto destino agli abitanti della casa.

Sbucciate, affettate, fatte a dadini non importa: le cipolle non assorbono i virus e i batteri presenti nella stanza. La sola idea che un ortaggio possa agire da «purificatore per l’ambiente» è priva di ogni logica. Le cipolle, dunque, non sono una calamita per i batteri: se lasciate all’aria diventano nere, è vero. Ma non perché stanno assorbendo virus e malattie varie!

Certo, le cipolle possono essere considerate un ottimo alleato per la salute, ma per altri motivi. Infatti, non vi sono nemmeno prove scientifiche a conferma che inalare i vapori di acqua e cipolla possa decongestionare le vie respiratorie in modo significativo.

Le cipolle fanno bene. Vero, ma solo se mangiate!

Una recente ricerca sta incoraggiando i medici a considerare un potenziale insieme di nuovi collegamenti tra il consumo di cipolle, i livelli di grassi nel sangue e la gestione generale del colesterolo e dei lipidi nel fegato.

Secondo i risultati dello studio, il consumo di cipolle avrebbe dimostrato un aumento dei livelli di omega 3-ossilipine, che migliorerebbero la regolazione dei livelli di grassi nel sangue e di colesterolo, oltre a ridurre il rischio di stress ossidativo e infiammazione cronica nei vasi sanguigni.

Numerose ricerche condotte hanno inoltre dimostrato i numerosi benefici associati al consumo di questo ortaggio. Ecco dunque le proprietà delle cipolle:

  • Cardiovascolari, le cipolle agiscono come anticoagulante e prevengono l’accumulo indesiderato di placche piastriniche, oltre a ridurre i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue.
  • Antiossidanti e antinfiammatorie, grazie alla grande quantità di vitamina C, magnesio e flavonoidi che contengono.
  • Antibatteriche, prevengono dalle infezioni batteriche se mangiate fresche e crude.

Infine, le cipolle permettono di ridurre e tenere sotto controllo non solo il colesterolo, come già accennato in precedenza, ma anche i livelli di zuccheri nel sangue.

Proprio per questo motivo possono essere consumate anche dai soggetti ipercolesterolemici. In sostanza, mangiare le cipolle può avere i suoi benefici, come gli effetti antiossidanti e regolatori nei confronti di zuccheri e colesterolo. Tuttavia non possono essere considerate in nessun modo una cura contro patologie gravi e influenza stagionale!


FONTES Sharma (2016) Health Benefits of Onion (A-Review) – International journal of scientific research -worldwidejournals.in

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Roberta Nazaro
Scritto da Roberta Nazaro

Sono insegnante di inglese e traduttrice, con laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica e specialistica in Dinamiche Interculturali della Mediazione Linguistica presso l'Università del Salento. L'interesse per l'ambito medico mi ha portata al conseguimento del Master in Traduzione Specialistica in Medicina e Farmacologia conseguito presso il CTI di Milano.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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