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La dieta mediterranea: una scelta di salute

Redazione

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

dieta mediterranea: i benefici di una dieta sana

Mangiar bene per stare bene. Il più grande segreto di salute è, infatti, nascosto nella nostra dieta. Quanti di voi, almeno una volta nella vita, hanno fatto i conti con le conseguenze di scelte alimentari poco salutari? I bagordi a tavola, se si ripetono nel tempo, trasformandosi in cattive abitudini, possono essere causa di disturbi di salute anche gravi, come il colesterolo alto, il diabete e i problemi di sovrappeso.

Attenzione, dunque, a ciò mettete nel carrello. Un consiglio? Riscoprire le vecchie e sane abitudini, è proprio il caso di dirlo. Uno sguardo al passato e alle nostre tradizioni culinarie potrebbe essere la cosa migliore da fare: parliamo, quindi, di dieta mediterranea.

Come seguirla al meglio? Abbiamo chiesto un parere a due nomi importanti del panorama scientifico presenti lo scorso 1 Dicembre al 7° Forum Internazionale su Cibo e Nutrizione promosso dal Barilla Center for Food & Nutrition: il prof. David Katz, founding director (1998) della Yale University, Yale-Griffin Prevention Research Center, e John Sievenpiper, professore associato presso il Department of Nutritional Sciences Scientist University di Toronto.

Prof. Katz, sovrappeso, obesità, diabete: questi sono i rischi noti delle cattive abitudini alimentari. Ma quali sono i rischi “nascosti”?

Il cibo è il “carburante” che alimenta il nostro organismo, permettendo di rigenerare tutte le parti del nostro corpo (le cellule, gli enzimi e gli ormoni) ogni giorno.

Per questa ragione, i rischi “nascosti“ di una cattiva alimentazione provocano il danneggiamento del corpo e della mente, causando stanchezza, mialgie e malumore. Ma non solo. A una dieta poco sana sono collegati:

  • infezioni;
  • mancanza di energie;
  • un aumentato rischio di demenza;
  • un maggiore rischio di cancro;
  • la riduzione dell’aspettativa di vita.

Una dieta bilanciata, quindi, non equivale solo alla possibilità di allungare la propria aspettativa di vita e prevenire l’insorgenza delle malattie, ma vuol dire sentirsi bene e approcciarsi in maniera positiva alla propria vita, ogni giorno. Mangiare bene è l’ingrediente migliore per mantenersi in salute, vivere serenamente e divertirsi di più.

Come cambiare le cattive abitudini alimentari?

Inizia tutto con la conoscenza, basta volerlo. L’importante è avere forza di volontà. Per il resto, è necessario identificare e saper scegliere gli ingredienti della propria dieta; saper acquistare e cucinare i giusti prodotti.

Tutto questo, però, è possibile solo se si decide di applicarsi e imparare, come con qualsiasi competenza. Questo percorso porta al non dover più scegliere tra l’amore per il buon cibo e la salute: se ami il cibo, il cibo ti ripagherà (per capire come faccio io, guardate: http://cuisinicity.com/).

Naturalmente, una dieta sana ed equilibrata è anche importante per la cultura, la società e per
cambiare il mondo. È molto difficile mangiare bene in un mondo dove le multinazionali ci manipolano tutti i giorni, portandoci a “cedere” a un’alimentazione poco salutare, allo junk food.

Cancro e dieta: qual è il legame?

La dieta influenza direttamente la salute delle cellule, il comportamento dei geni e il sistema immunitario.

Le persone che mangiano bene per tutta la vita hanno meno probabilità di avere il cancro di quelli che mangiano male. È difficile dimostrarlo attraverso studi e concetti, perché il cancro si sviluppa in periodi lunghissimi, ma il legame è forte.

Una dieta sana e bilanciata può aiutare a ridurre i rischi delle principali malattie, come appunto il cancro, sino all’80%, se combinato all’attività fisica quotidiana e all’assenza di cattive abitudini, come il fumo di sigaretta.

Dunque, la dieta è lo specchio che riflette la nostra condizione di salute. Della stessa idea, il prof. John Sievenpiper, che ci dà altri preziosi consigli.

Prof. John Sievenpiper, quali sono i principi della dieta mediterranea?

La dieta mediterranea è la dieta tradizionale del bacino del Mediterraneo. Presenta delle differenze da regione a regione.

La dieta mediterranea si basa su un’alimentazione prevalentemente vegetariana e sostenibile, con un importante consumo di olio extra vergine d’oliva (come principale fonte di grassi), frutta, verdure, noci, semi, legumi e cereali integrali; un basso o moderato consumo di prodotti lattiero-caseari, pesce e pollame; un consumo da basso a moderato di vino rosso (soprattutto durante i pasti); un limitato consumo di carne rossa.

Come seguirla al meglio e perché è così consigliata per la salute del cuore?

La prova migliore per la salute del cuore viene da PREDIMED, uno studio sulla dieta mediterranea arricchita con noci e olio extravergine di oliva, condotta da un grande centro spagnolo.

L’aderenza ai principi di una dieta è il fattore determinante per il suo successo. Il miglior modo per seguire la dieta mediterranea è quello di adottare e adattare i principi della dieta ai propri valori e e alle proprie preferenze alimentari, per garantire la continuità nel tempo. Si tratta di una dieta fortemente “adattabile” e non “assoluta”…

Quali sono 5 buone abitudini alimentari da seguire?

Una dieta ricca di cibi vegetali e l’assunzione di una quantità moderata di calorie per raggiungere e mantenere un peso sano sono i punti cardine di una dieta salutare.

Al di là di questo, ecco 5 sane abitudini da condividere:

  1. Sostituire le proteine animali con le proteine vegetali, derivanti da legumi e noci (almeno 2 volte al dì).
  2. Consumare l’olio extra vergine di oliva o altri oli vegetali come grassi principali a scapito di grassi di origine animale o grassi trans (2 cucchiai da tavola al giorno).
  3. Prediligere le noci (almeno 1 manciata al giorno) per sostituire le proteine animali, ma anche alimenti a base di carboidrati ad alto indice glicemico, come il pane bianco, il riso, i cereali raffinati e gli snack di cereali.
  4. Scegliere alimenti ricchi di carboidrati a basso indice glicemico (e non ad alto indice glicemico), come i legumi (fagioli, piselli, ceci, lenticchie), la pasta e i cereali integrali ricchi di fibre viscose, come avena e orzo (almeno 3 porzioni al giorno o 20g di fibre viscose al giorno).
  5. Consumare frutta e verdura a ogni pasto (almeno 5 volte al giorno).

Non ci resta che fare tesoro di questi suggerimenti e scegliere con consapevolezza ciò che mangiamo!

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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