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Cosa è la dermatite atopica?

Giulia Agnolucci | Studentessa di Medicina

Ultimo aggiornamento – 10 Ottobre, 2016

eczema: come si cura

La pelle è l’organo più grande del nostro corpo, la barriera che ci protegge dall’ambiente esterno, da batteri e parassiti e che ci permette di regolare la nostra temperatura. Costantemente sotto ai nostri occhi, la cura della pelle non è solo importante per il nostro aspetto fisico, ma è anche essenziale per la nostra salute.

Lo sa bene chi soffre di malattie che attaccano questo organo importantissimo, come la dermatite atopica o eczema, una patologia poco conosciuta ma sempre più diffusa. Conosciamola meglio.

Cos’è la dermatite atopica?

La dermatite atopica, conosciuta anche come eczema, è una vera e propria malattia della pelle, cronica e di natura infiammatoria. Questa patologia può riguardare sia i bambini, colpendo dal 15 al 20% di loro, sia gli adulti, con una diffusione più bassa intorno al 3% della popolazione. Le persone che soffrono di dermatite atopica di solito mostrano i primi sintomi prima dei 5 anni di età e nel tempo questa patologia si manifesta in maniera ciclica, alternando periodi senza alcun sintomo a periodi con sfoghi frequenti e molto intensi.

Quali sono i sintomi?

La dermatite atopica è caratterizzata da sintomi ben riconoscibili, la cui comparsa sia nel bambino che nell’adulto deve farci insospettire. Tra i sintomi più comuni troviamo:

  • Aree della pelle arrossate, desquamate e crostose: compaiono più spesso dietro la nuca, agli angoli della bocca o sugli arti, soprattutto a livello dei gomiti e delle ginocchia.
  • Prurito: particolarmente intenso la sera o nei momenti di relax. Grattarsi per mandare via il fastidio è assolutamente inutile e anzi può portare infezioni della pelle e lesioni sanguinose che peggiorano la situazione iniziale.
  • Ipersensibilità: le persone affette da dermatite atopica hanno una pelle estremamente sensibile ed irritabile. Anche cause apparente banali e tollerate dalle persone normali possono portare a vere e proprie crisi, con prurito e arrossamento della pelle; per esempio chi soffre di eczema spesso ha reazioni allergiche e irritanti dopo aver utilizzato saponi o altri prodotti per l’igiene personale, ma anche quando indossano vestiti lavati con prodotti non adatti al loro tipo di problema.

Quali sono le cause della dermatite atopica?

Ad oggi, i medici non hanno un unico parere sulle cause scatenanti questa patologia. Negli anni ,però, si sono accumulati vari studi che hanno portato ad individuare alcune cause possibili di dermatite atopica:

  • Fattori genetici: alcune ricerche indicano una relazione genetica alla base dello sviluppo di questa malattia. Spesso, infatti, si può vedere che se qualcuno soffre di eczema in famiglia molto probabilmente anche altri membri ne soffriranno.
  • Fattori ambientali: negli ultimi anni sono state scoperte delle relazioni importanti che dimostrano come vivere in un ambiente con temperature fredde o in ambienti inquinati favorisca lo sviluppo di eczema ed altre malattie della pelle.
  • Malattie multiple: la dermatite atopica è di frequente associata ad altre malattie piuttosto comuni come allergie e asma. Alla base di questo insieme di problemi c’è infatti una reazione comune del sistema immunitario che mette in moto dei meccanismi di difesa simili per tutte e tre le patologie.

Come curare la dermatite atopica?

Al momento, non esistono cure capaci di eliminare in maniera definitiva l’eczema, ma solo dei rimedi che possono aiutare sia a ridurre il dolore e l’irritazione, tipici delle fasi acute della dermatite atopica, sia a prevenire nuovi sfoghi. Oltre ai classici prodotti farmaceutici, da acquistare sempre sotto consiglio di un medico, si possono mettere in pratica anche rimedi naturali e cambiamenti nello stile di vita che possono portare grande giovamento, tra cui:

  • Idratare la pelle almeno due volte al giorno: usciti dalla doccia o da un bagno caldo idratate la pelle con una crema nutriente, prestando particolare attenzione a gambe e braccia, ma anche alla schiena.
  • Impacchi umidi con acqua fresca: danno sollievo dal prurito e proteggono l’area interessata da altri agenti infiammanti.
  • Bagno caldo: aggiungete al vostro bagno caldo qualche manciata di bicarbonato di sodio o avena cruda che contengono nutrienti per la pelle e danno sollievo dal prurito. Dopo il bagno tamponate la pelle senza sfregare e applicate pomate mediche o creme idratanti.
  • Utilizzare un deumidificatore: l’aria calda e secca può irritare la pelle e peggiorare gli sfoghi cutanei tipici dell’eczema. Un deumidificatore portatile può umidificare la stanza in cui siete prevenendo la disidratazione della pelle. Attenzione però ai filtri: pulite regolarmente il vostro deumidificatore per evitare la crescita di funghi e batteri.
  • Attenzione a cosa indossate: vestiti di cotone morbidi e delicati favoriscono il benessere della pelle che può essere invece irritata da vestiti aderenti e pungenti come i capi in lana. Fate anche attenzione ai prodotti utilizzati per il lavaggio, preferendo saponi e detersivi senza odori e non aggressivi.

Se soffrite di eczema o sospettate di averne i primi sintomi, non trascurateli e non affidatevi a rimedi fai da te, ma rivolgetevi al vostro medico che saprà indirizzarvi verso cure adatte alla vostra situazione.

 

 

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Giulia Agnolucci | Studentessa di Medicina
Scritto da Giulia Agnolucci | Studentessa di Medicina

Sono una studentessa di medicina, da sempre appassiona del corpo umano e con una grande passione per la letteratura; concilio questi due grandi amori qui su Pazienti.it, cercando con la scrittura di promuovere la salute, con un'attenzione particolare alla prevenzione.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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