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Sindrome del tunnel carpale: i rimedi più efficaci

Elena Marchesi | Biologa e ricercatrice

Ultimo aggiornamento – 20 Aprile, 2022

Come curare il tunnel carpale
Indice del contenuto

La sindrome del tunnel carpale è una condizione causata dalla pressione del nervo mediano, che si estende dall’avambraccio alle mani.

È spesso il risultato di una costante attività quotidiana, come utilizzare utensili a mano vibranti, suonare uno strumento musicale o effettuare un particolare lavoro manuale. Non è ancora chiaro se digitare o lavorare al computer possa causare questo disturbo.

Se alcune cause non sono ancora chiare, sicuramente conosciamo i sintomi del tunnel carpale, che includono:

  • Formicolio persistente
  • Intorpidimento e rigidità a livello delle dita e della mano
  • Dolore che si diffonde al braccio e alla mano
  • Debolezza a livello della mano

Come curare il tunnel carpale

Questa condizione colpisce molte persone ogni anno. Solitamente, il dolore e il formicolio si presentano in modo lieve, per poi progredire gradualmente. Proprio per questo motivo, è sempre consigliato consultare un medico se si sospetta di soffrire di tunnel carpale.

Come ovvio, i rimedi del tunnel carpale dipendono dalla gravità della condizione. Vediamoli insieme.

Rimedi farmacologici

La classica cura per il tunnel carpale include l’utilizzo di corticosteroidi per ridurre il dolore e l’infiammazione

Questi farmaci riducono sia il gonfiore sia la pressione sul nervo mediano. Le iniezioni si rivelano solitamente più forti degli steroidi orali e la terapia è particolarmente efficace, se tale sindrome è causata da condizioni infiammatorie (come l’artrite reumatoide).

Altri farmaci per il tunnel carpale includono:

  • Farmaci da banco: l’assunzione di antidolorifici (quali aspirina o ibuprofene) può essere d’aiuto sia per contrastare il dolore, sia per ridurre l’infiammazione attorno al nervo.
  • Mentolo a livello topico: un nuovo studio suggerisce che applicare mentolo a livello topico sembrerebbe ridurre notevolmente il dolore durante una giornata di lavoro. Ricordate, in ogni caso, di seguire le indicazioni sulla confezione o del proprio medico in merito al dosaggio.

Rimedi naturali

In caso di sindrome del tunnel carpale lieve è possibile alleviare i sintomi semplicemente modificando lo stile di vita. Di seguito alcuni consigli:

  • Fare pause frequenti: fare delle pause durante compiti ripetitivi aiuta a calmare i dolori del tunnel carpale. Allungare le mani e muovere i polsi e le dita può contribuire a migliorare il flusso sanguigno.
  • Indossare delle stecche (o dei tutori) sui polsi: mantenere i polsi dritti può aiutare ad alleviare la pressione sul nervo mediano. I sintomi sono più comuni durante la notte, per prevenirli è consigliato indossare questa stecca prima di andare a letto. È possibile anche utilizzarla durante il giorno, soprattutto in caso di dolori causati dallo svolgimento di attività ripetitive.
  • Fare impacchi freddi: l’utilizzo di impacchi freddi, infatti, aiuta a diminuire la condizione di generale infiammazione.
  • Rilassare la mano: in caso di eccessivo sforzo della mano, provare a rilassarsi e a diminuire la forza utilizzata potrebbe essere un rimedio.
  • Mantenere il polso in posizione “neutrale”: è importante fare attenzione alla flessione del polso, evitando quelle attività che rendono i polsi flessi in entrambe le direzioni e cercando di mantenere i polsi in posizione il più possibile neutrale.
  • Stare al caldo: mantenere le mani al caldo, infatti, può aiutare con il dolore e la rigidità. A tal proposito, si potrebbero indossare guanti senza dita o scaldamani.
  • Alzare le mani e i polsi (quando possibile): questo rimedio domestico è particolarmente efficace se la sindrome del tunnel carpale è causata da gravidanza, fratture o altri problemi che riguardano la ritenzione dei fluidi.

Esercizi per il tunnel carpale

Ad oggi non è ancora noto come prevenire il tunnel carpale, ma alcuni esercizi sembrerebbero ridurre le possibilità di dover intervenire chirurgicamente.

Ecco, dunque, qualche esercizio per il tunnel carpale:

Spider pushups
1) inizia con le mani in posizione di preghiera;
2) allontana le dita il più lontano possibile;
3) aprile, separando i palmi delle mani ma tenendo le dita unite.
Questo esercizio favorisce l’allungamento della fascia palmare, delle strutture del tunnel carpale e del nervo mediano, responsabile del tunnel carpale.

Shake
1) shakerare le mani, come se fossero appena state lavate e si stia provando ad asciugarle con l’aria.
2) effettuare questo esercizio per 1 minuto ogni 2 ore aiuta a mantenere i muscoli delle mani flessibili e a non avere crampi al nervo mediano. Se questo esercizio ti sembra troppo impegnativo, puoi eseguirlo mentre ti lavi le mani.

Stretch armstrong
1) posiziona un braccio dritto davanti a te con le dita rivolte verso il pavimento;
2) ricorda di stendere il gomito ed il polso;
3) allarga leggermente le dita e utilizza l’altra mano per esercitare una leggera pressione sulla mano rivolta verso il basso, cercando di allungare il più possibile il polso e le dita;
4) una volta raggiunto il tuo punto di flessibilità massimo, mantieni la posizione per circa 20 secondi;
5) esegui quindi l’esercizio con l’altra mano;
6) ripetere per 2/3 volte su ciascun lato ogni ora (se possibile).
Eseguendo questo esercizio per alcune settimane più volte al giorno, noterete un significativo miglioramento della flessibilità del polso. Infatti, lo stretching è una parte importante di qualsiasi routine sana.

Questi semplici esercizi si possono praticare a qualsiasi ora del giorno e senza il bisogno di alcuna attrezzatura, approfittando dei momenti liberi a propria disposizione.

Intervento per il tunnel carpale

Qualora non si dovessero ottenere risultati con nessun altro trattamento, è possibile che il medico consideri l’eventualità di un intervento per ridurre la pressione sul nervo mediano.

Esistono due tipi di interventi per il tunnel carpale:

Chirurgia a cielo aperto

  • Si esegue un piccolo taglio in prossimità dell’area inferiore del polso.
  • Si procede con un taglio del legamento carpale, in modo da ridurre la pressione sul nervo mediano. 
  • A seconda del caso, il chirurgo potrebbe anche rimuovere del tessuto intorno al nervo stesso.
  • vengono applicati dei punti di sutura (per chiudere la ferita) e una benda (per isolare l’area).

Endoscopia

  • Si esegue un piccolo taglio in prossimità dell’area inferiore del polso e poi viene inserito un endoscopio nel polso, ossia un tubo lungo e flessibile, con una luce e una fotocamera collegata. 
  • La fotocamera permette di visualizzare l’interno del polso su un monitor, all’interno della sala operatorio.
  • Il chirurgo inserisce altri strumenti attraverso questa apertura e taglia il legamento carpale, in modo da ridurre la pressione sul nervo. 
  • Infine, vengono rimossi quindi gli strumenti e l’endoscopio e chiude l’incisione con un punto. Si tratta di una procedura ambulatoriale, la cui durata varia da 15 a 60 minuti e che necessita di anestesia, per prevenire il dolore durante la procedura. Il dolore può comunque essere avvertito in seguito, ma il medico è in grado di attenuarlo attraverso farmaci adeguati. Talvolta questa procedura non si rivela risolutiva, ma aiuta comunque ad alleviare i sintomi. 

In ogni caso, se si soffre di sindrome del tunnel carpale è sempre necessario rivolgersi al proprio medico: solo così si potrà ricevere un trattamento adeguato.

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Elena Marchesi | Biologa e ricercatrice
Scritto da Elena Marchesi | Biologa e ricercatrice

Diplomata al Liceo Scientifico PNI in Matematica, ho iniziato i miei studi presso la facoltà di Biotecnologie dell’Università degli Studi di Milano, successivamente ho prediletto la facoltà di Science Communication & Bionics presso una Università Internazionale con sede in Germania. Attualmente sto assistendo in un progetto di ricerca finanziato dall’Unione Europea.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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