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Cancro alla pelle e gene “ginger”: una possibile connessione

Ludovica Cesaroni

Ultimo aggiornamento – 26 Luglio, 2016

gene ginger: cancro alla pelle

Alcune persone posseggono determinati ‘fattori di rischio’ che le portano ad essere più soggette di altre a sviluppare il cancro alla pelle. Ovviamente, vi sono fattori di rischio specifici per determinati tipi di cancro alla pelle, ma esistono alcuni fattori generali a cui prestare particolare attenzione:

  • Tonalità (naturale) molto chiara di pelle
  • Storia familiare di tumore alla pelle.
  • Storia personale di cancro alla pelle
  • Esposizione frequente al sole per lavoro (o per giochi)
  • Episodi di scottature o ustioni solari (soprattutto nei primi anni di vita)
  • Utilizzo di lampade abbronzanti
  • Lentiggini
  • Pelle che si scotta, si arrossa facilmente o diventa dolorosa al sole
  • Occhi verdi o azzurri
  • Capelli biondi o rossi
  • Alcuni tipi o un gran numero di nei

Attenzione alle scottature!

Tra i fattori di rischio vi sono, dunque, anche l’esposizione al sole e le scottature. I raggi ultravioletti che provengono dal sole o da una sessione di attrezzature abbronzanti (lettini, cabine o lampade), quando raggiungono lo strato interno della pelle, le fanno produrre più melanina, il pigmento che colora la pelle; la melanina migra poi verso gli strati più esterni della pelle e diviene visibile come abbronzatura. L’abbronzatura non è indice di buona salute, ma è una risposta ad un danno, poiché le cellule della pelle segnalano in questo modo di essere state colpita dai raggi UV.

Le persone assumono un colorito più scuro o si bruciano a seconda del tipo di pelle, del periodo dell’anno in cui ci si espone al sole della quantità di tempo per cui si rimane esposti ai raggi UV. Vi sono sei tipologie di pelle, suddivisi in base a quanto sia probabile bruciarsi o abbronzarsi:

  1. Si brucia sempre e non si abbronza mai; è il più sensibile all’esposizione di raggi UV.
  2. Si brucia facilmente e si abbronza in minima parte.
  3. Si brucia moderatamente e si abbronza gradatamente fino al marrone chiaro.
  4. Si brucia modestamente e si abbronza sempre fino ad un marrone di intensità media.
  5. Si brucia raramente e si abbronza in maniera intensa.
  6. Non si brucia mai e si abbronza in maniera marcata; è il meno sensibile ai raggi UV.

Sebbene chiunque possa ricevere dei danni alla pelle per via dell’esposizione ai raggi UV, le persone con i tipi di pelle 1 e 2 sono quelle a maggior rischio.

Un nuovo fattore di rischio: il gene “Ginger”

Il cancro alla pelle conosce dunque vari fattori di rischio; l’ultimo ipotizzato dai ricercatori è il gene ‘ginger’, quello responsabile delle persone con capelli rossi, una pelle molto pallida (tipologie di pelle I e II) e lentiggini. Sebbene questi soggetti presentino tutte caratteristiche già a rischio, finora non se ne era mai indagata la causa; quest’ultima ricerca ha trovato un potenziale fattore che contribuisce ad aumentare il rischio di sviluppare un melanoma.

Le persone con capelli rossi portano due copie di un particolare gene conosciuto come MC1R. Questo gene è legato alla produzione di melanina, ma si è scoperto che oltre un quarto della popolazione (una porzione abbondante se si pensa a quanti non hanno i capelli rossi e gli altri segni sopra elencati) ha una copia del gene MC1R.

Dunque, anche se non si mostrano esternamente i tipici segni del gene ‘rosso’ (‘ginger’), si può ancora incorrere nel rischio di melanoma, poiché si può essere semplicemente portatori del gene. I ricercatori hanno scoperto che chi possiede (scopertamente o meno) la variante genetica ‘ginger’ ha più probabilità di incorrere in mutazioni che portano al cancro alla pelle.

Lo studio ha confermato come le persone pallide e dai capelli rossi dovrebbero prestare una particolare attenzione nell’esporsi al sole, ed ha altresì dimostrato per la prima volta come il gene ‘ginger’ sia associato ai tumori della pelle con più mutazioni, e che anche la popolazione con una sola copia del gene ‘rosso’ incorre in un numero assai elevato di mutazioni tumorali rispetto al resto della popolazione. Dunque, mentre vi è una notevole differenza di occorrenze tumorali tra chi possiede il gene MC1R e chi non lo ha, c’è poca differenza numerica nei tumori tra i ‘rossi’ aventi la doppia copia del gene e i portatori della singola copia del gene.

Ciò implica che anche coloro che non hanno i capelli rossi (ma sono portatori del gene) hanno lo stesso rischio di sviluppare il cancro alla pelle come le persone dai capelli rossi, che però, sono consapevoli del rischio.

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Ludovica Cesaroni
Scritto da Ludovica Cesaroni

Amo definirmi una creativa dalla forte impronta razionale. Scrivere, disegnare e creare con le mani sono le mie grandi passioni, ma il pungolo della curiosità mi ha sempre portato a interrogarmi sui grandi misteri della vita e a informarmi sui 'piccoli misteri' dell'uomo.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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