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L’aspirina per prevenire l’ictus

Simona Fenzi | Blogger

Ultimo aggiornamento – 30 Maggio, 2016

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Le potenzialità dell’aspirina continuano a stupire. Se in passato si credeva che servisse solo per far passare un fastidioso mal di testa, adesso se ne stanno scoprendo i benefici anche su pazienti affetti da patologie cardiovascolari e cancro.

Una recente ricerca pubblicata su The Lancet, illustra come l’aspirina, se assunta da pazienti colpiti da mini-ictus, noto anche come attacco ischemico transitorio, possa ridurre il rischio di un nuovo attacco in futuro.

I mini ictus si diversificano dagli ictus ischemici ed emorragici, per il fatto che l’afflusso di sangue al cervello è bloccato solo per brevi periodi, di solito inferiori ai 5 minuti. Questi, oltre che essere pericolosi, sono un avvisaglia per un ictus di livello maggiore in futuro. I ricercatori hanno compiuto il loro studio basandosi su 16.000 casi, per verificare la riduzione del rischio e ne hanno poi analizzate altre 40.000, su tre diversi studi, per valutare l’efficacia dell’aspirina per il trattamento dell’ictus acuto.

I ricercatori hanno osservato come in rischio di un secondo attacco ischemico sia frequente nei giorni subito a ridosso del primo ed hanno notato come l’assunzione dell’aspirina ne diminuisca l’incidenza del 70%-80%. Il dottor Peter Rothwell afferma che “…questa scoperta ha implicazioni per i medici, che dovrebbero dare l’aspirina immediatamente nel caso in cui si sospetti un mini-ictus, senza aspettare i consulti specialistici”.

Continua affermando che, se si sospetta di aver avuto un attacco ischemico minore è bene prendere un’aspirina immediatamente, ancora di più se non si ha un aiuto medico urgente.

I fattori di rischio dell’ictus

Sono vari gli aspetti che vanno a influenzare l’insorgenza di ictus. Maggiore sarà il numero dei fattori di rischio che si hanno, maggiore sarà il rischio totale. I fattori di rischio dell’ictus sono da dividere in varie tipologie, in base a quelle che sono le loro origini. Vediamoli insieme.

Fattori di rischio ictus che non si possono controllare:

  • L’età. Quando si invecchia aumenta il rischio che si presenti questa patologia.
  • Sesso. L’ictus è più frequente negli uomini.
  • Una storia familiare dove siano presenti casi di ictus.

Fattori di rischio medici:

Fattori di rischio legati allo stile di vita, quindi che si possono controllare:

  • La pressione alta è una delle cause principali che porta al verificarsi dell’ictus. Questa va infatti a creare danni alle pareti dei vasi sanguigni, che possono poi portare all’attacco ischemico. Una vita più tranquilla e con uno stile più sano aiuta a ridurre i valori della pressione sanguigna.
  • Il colesterolo alto. Questo va a danneggiare i vasi sanguigni e porta spesso all’ictus.
  • Il fumo è un altro importante fattore di rischio. Basti pensare che il tabacco contiene altre 4000 sostanze chimiche tossiche, che si depositano sui polmoni o confluiscono nel flusso sanguigno. Una volta qui vanno ad aderire alle pareti delle arterie portando all’arteriosclerosi.
  • L’obesità ed il sovrappeso vanno ad aumentare la pressione sanguigna, il colesterolo nel sangue e possono portare anche a malattie cardiache e diabete di tipo 2, oltre che a favorire l’insorgere dell’ictus. Perdere il peso in eccesso, magari rivolgendosi ad un nutrizionista o un dietologo, può essere una cosa positiva.
  • Una dieta povera e la mancanza di esercizio fisico, sono un altro importante fattore di rischio, non solo per l’ictus, ma anche per l’ipertensione, il colesterolo alto, il diabete e le malattie cardiache. Cercare di praticare almeno mezz’ora di esercizio fisico tutti i giorni è di aiuto per mantenere un fisico sano.
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Scritto da Simona Fenzi | Blogger

La scrittura mi ha sempre accompagnata durante ogni fase della mia vita, prima per imparare adesso per diffondere un messaggio. Su Pazienti.it cerco di trasmettere come possiamo prenderci cura di noi ogni giorno, seguendo la regola che volersi bene aiuta a vivere meglio.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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