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Antibiotici e alcol: ecco perché evitare di assumerli insieme

Elisabetta Ciccolella | Farmacista

Ultimo aggiornamento – 17 Dicembre, 2018

antibiotici e alcol
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È sempre opportuno, come da sempre ci consigliano medici, farmacisti e persino parenti affettuosi, evitare il consumo di bevande alcoliche se si stanno assumendo antibiotici.

Questa raccomandazione nasce probabilmente negli anni 50, quando alcune penicilline si dimostrarono il primo trattamento efficace per la cura delle infezioni sessualmente trasmissibili, come gonorrea e sifilide, poiché il personale sanitario era preoccupato dal fatto che i pazienti sotto l’effetto dell’alcool potessero disinibirsi, annullando l’efficacia di farmaci allora costosi e innovativi.

I risultati di un nuovo studio sembrano confermare che questi timori siano fondati. La ricerca è stata condotta presso una clinica nel Regno Unito ed è emerso che i soggetti trattati con farmaci per la cura della malattie sessualmente trasmissibili hanno più probabilità di praticare attività sessuale, se si trovano in stato di ebbrezza.

Da qui il saggio consiglio

In realtà, è consigliabile evitare completamente l’assunzione di alcool in concomitanza con l’utilizzo di una particolare famiglia di antibiotici di cui fanno parte molecole diffuse, quali metronidazolo, tinidazolo e l’associazione sulfametossazolo/trimetoprim, detta anche co-trimossazolo.

In particolare, questi farmaci interferiscono con una delle principali vie metaboliche dell’etanolo, provocando nel nostro organismo l’accumulo di acetaldeide, metabolita responsabile di molti malesseri associati ai postumi di una sbornia, come vomito, nausea e sincopi. Tuttavia, l’utilizzo di questi farmaci è ristretto al trattamento di particolari tipi di infezioni, per esempio di natura gastro-intestinale o genito-urinaria, e deve comunque essere effettuato sotto stretto controllo medico.

Per la maggior parte degli altri antibiotici non ci sono evidenze rispetto agli effetti legati al contemporaneo consumo di bevande alcoliche, ma ricordiamo che non è mai una buona idea bere se siete stati colpiti da un’infezione, anche perché nausea e altri disturbi possono essere potenziati dall’alcool stesso.

Inoltre, in caso di infezioni, il consumo di alcool aumenta la probabilità di incorrere in danni a livello muscolare, quando sono in corso malattie virali che colpiscono i muscoli, oltre a causare un maggiore sforzo dei reni e provocare la vasodilatazione, contrastando i tentativi dell’organismo di rallentare la diffusione dell’infezione.

Poi, alcuni antibiotici, come l’isoniazide, farmaco usato per la cura della tubercolosi, e la flucloxacillina, appartenente alla famiglia della penicillina, possono provocare gravi danni al fegato, sovraccaricandolo ancor di più per smaltire la sbornia.

In definitiva, se state assumendo uno di questi antibatterici, prendete sul serio il consiglio di non bere alcolici anche se la raccomandazione proviene dalla vostra mamma!

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Elisabetta Ciccolella | Farmacista
Scritto da Elisabetta Ciccolella | Farmacista

La salute è il bene più importante. Questo è ciò che credo e che, da brava farmacista, cerco di trasmettere ogni giorno ai pazienti con cui mi rapporto.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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