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Allucinogeni

Farmacia Medicina generale
Allucinogeni

Cosa sono gli allucinogeni?

Gli allucinogeni sono un gruppo eterogeneo di sostanze che producono l’alterazione delle percezioni, delle sensazioni e dei pensieri, poiché sono in grado di agire su specifici recettori cellulari del sistema nervoso centrale.

Quasi tutti gli allucinogeni contengono azoto e sono classificati come alcaloidi.

La maggior parte di essi ha strutture chimiche simili a quelle dei neurotrasmettitori naturali.

Utilizzati spesso anche come farmaci, gli allucinogeni funzionano, almeno in parte, interferendo temporaneamente con l'azione dei neurotrasmettitori, alterando le funzioni dei siti recettoriali.

Gli allucinogeni più comuni sono:

  • LSD: uno dei prodotti con effetti chimici più potenti, ricavato dal fungo di alcuni cereali
  • Mescalina: è il principio attivo del Peyote, un piccolo cactus dell’America centro-meridionale
  • Ketamina: parente della fenciclidina, nasce come anestetico endovenoso.

Come si consumano questi allucinogeni?

L’LSD si trova in compresse, raramente in forma liquida. Si consuma per via orale. Chi ne fa uso parla spesso di “viaggi” per descriverne gli effetti che possono durare anche 12 ore.

La Mescalina è la parte superiore del Peyote, che viene tagliata e asciugata. I piccoli pezzi sono poi direttamente masticati o immersi in acqua (spesso si possono preparare anche infusi). L’estratto è molto amaro. L’effetto di una dose dura circa 12 ore.

La Ketamina è una polvere bianca facilmente solubile in acqua o alcool. Può essere miscelata con coloranti e venduta sul mercato illecito della droga sotto forma di compresse o in polvere. Può essere sniffata, fumata o ingerita. I suoi effetti possono durare circa 4-6 ore. L'uso di Ketamina come anestetico medico è stato interrotto nel 1965 per i gravi effetti collaterali che si riscontravano nei pazienti.

Gli effetti degli allucinogeni. L’LSD, la Mescalina, la Ketamina

Gli allucinogeni producono effetti molto variabili, diversi da persona a persona.

In generale però, causano profonde alterazioni nella percezione della realtà e producono intensi sbalzi emotivi. Queste droghe, infatti, interrompono l'interazione delle cellule nervose e della serotonina, un importante neurotrasmettitore che è coinvolto nel controllo dei sistemi comportamentali, percettivi, sensoriali e muscolari.

Ecco quali sono gli effetti principali associati a ciascun allucinogeno:

LSD

  • sbalzi emotivi frequenti ed improvvisi
  • deliri e allucinazioni visive
  • alterazione del senso del tempo (possibili flashback improvvisi, anche a distanza di molti anni dal consumo non più ripetuto e, in questo caso, si parla di disordine percettivo persistente da allucinogeni)
  • crisi di panico.
Mescalina

  • deficit psicologici e cognitivi
  • alterazione del senso del tempo.
Ketamina

Anche a livello fisico questi allucinogeni causano delle reazioni negative più o meno immediate sul corpo umano:

Cosa sono i funghi allucinogeni?

I funghi allucinogeni sono delle specie di funghi dalle caratteristiche psicoattive allucinogene.

Ne esistono molte varietà, diffuse in tutto il mondo.

Questi funghi sono disponibili freschi o secchi, e in genere vengono assunti per via orale. Spesso, sono prodotti sotto forma di tè o aggiunti ad altri alimenti per mascherarne il sapore amaro. Gli effetti dei funghi allucinogeni appaiono 20 minuti dopo la loro assunzione e durano circa 6 ore. Hanno proprietà molto simili a quelle degli altri allucinogeni poiché producono alterazioni delle funzioni motorie e percettive. 

Possono inoltre causare:

  • forti allucinazioni
  • percezione alterata del tempo
  • incapacità di distinguere la fantasia dalla realtà
  • reazioni di panico e psicosi
  • problemi di memoria
  • debolezza muscolare e difficoltà nei movimenti
Chi abusa di funghi allucinogeni può anche correre il rischio di avvelenamento.

Quali opzioni di trattamento esistono per chi fa uso di allucinogeni?

Il trattamento per l’intossicazione da allucinogeno dipende molto dai sintomi avvertiti.

Di solito, si tratta di fornire supporto medico e psicologico all’individuo. Sistemarlo in un luogo tranquillo e con poca stimolazione sensoriale è il primo passo. Parlare con il paziente in modo rassicurante è il trattamento di prima linea, ma se si dimostra inefficace, i medici possono operare degli interventi farmacologici, come la somministrazione di Diazepam o di altre benzodiazepine, per controllare stati di estrema agitazione e convulsioni. 

In alcuni casi, è possibile somministrare degli antidoti specifici, per contrastare gli effetti della sostanza.

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Dr.ssa Chiara Tuccilli Biologo
Dr.ssa Chiara Tuccilli

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